Vita Chiesa

PAPA: PREGARE PER LA PACE NEL MONDO, SPECIALMENTE IN IRAQ E MEDIO ORIENTE

Un invito a “pregare per la pace nel mondo, specialmente in Iraq e nel Medio Oriente”. Si è conclusa con queste parole la tradizionale udienza generale del Papa, in cui Giovanni Paolo II – salutando i pellegrini italiani – ha espresso l’auspicio che “col sostegno della comunità internazionale”, quelle “care popolazioni” possano “incamminarsi decisamente sulla strada della riconciliazione, del dialogo e della cooperazione”. Tema della catechesi, il Salmo 29, in cui domina “l’incubo della morte” e “le sensazioni oscillano costantemente tra il ricordo terribile dell’incubo attraversato e la gioia della liberazione”, ha sottolineato il Papa. “Non dobbiamo mai lasciarci irretire dal groviglio oscuro della disperazione, quando sembra che ormai tutto sia perduto”, è in sintesi l’ammonimento del salmo citato, che mette in guardia anche dal “cadere nell’illusione di salvarsi da soli, con le proprie risorse”, grazie alle tentazioni della “superbia” e dell’“autosufficienza”. Anche se “il pericolo lasciato alle spalle è grave e riesce ancora a far rabbrividire”, ha osservato il Santo Padre commentando il testo biblico, e “la memoria della sofferenza passata è ancora nitida e vivida”, è “ormai sorta l’aurora di un nuovo giorno”, ed “alla morte è subentrata la prospettiva della vita che continua”. L’Antico Testamento, ha concluso il Papa, “esprimeva l’intenso desiderio umano di una vittoria di Dio sulla morte”: mai però “definitive”, in quanto “presto o tardi, la morte riusciva sempre a prendere il sopravvento. L’aspirazione alla vittoria si è tuttavia, malgrado tutto, mantenuta sempre ed è diventata, alla fine una speranza di risurrezione”, un’“aspirazione” assicurata “con la risurrezione di Cristo”. Sir