Giubileo 2025

Papa: “Portare il vangelo sempre con sé”

La celebrazione nella Domenica della Parola e a conclusione del Giubileo dei giornalisti

(Foto Vatican Media/SIR)

“La Parola di Dio è viva: attraverso i secoli cammina con noi, e per la potenza dello Spirito Santo opera nella storia”. Lo ha detto Papa Francesco celebrando la Domenica della Parola di Dio e il Giubileo del mondo della comunicazione nella Basilica di San Pietro, dove ha conferito i ministeri del Lettorato e del Catechista a uomini e donne laici provenienti da diversi Paesi. “La Parola di Dio sempre ci stupisce, sempre ci rinnova, entra nel cuore e ci rinnova sempre”, ha ribadito il Santo Padre che ha poi invitato a riflettere sulle azioni del Messia: “Gesù è mandato ‘a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione, a donare ai ciechi la vista, a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore’”. “Il Regno di Dio è vicino! E quando Dio regna, l’uomo è salvato”. E ha aggiunto: “Vicinanza, misericordia e compassione sono lo stile di Dio. Lui è così: misericordioso, vicino, compassionevole”. Il Papa ha concluso: “Il male ha i giorni contati, perché il futuro è di Dio. Con la forza dello Spirito, Gesù ci redime da ogni colpa e libera il nostro cuore , lo libera da ogni catena interiore, portando nel mondo il perdono del Padre. Questo Vangelo è parola di misericordia, che ci chiama a diventare testimoni appassionati di pace, di solidarietà, di riconciliazione”.

“Tutta la Bibbia fa memoria di Cristo e della sua opera, e lo Spirito la attualizza nella nostra vita e nella storia”. Così Papa Francesco, nella Domenica della Parola di Dio, ha esortato i fedeli a riscoprire l’importanza della Sacra Scrittura: “A me piace consigliare che tutti abbiano un piccolo Vangelo, un piccolo Nuovo Testamento tascabile, e lo portino nella borsa, lo portino sempre con sé, per prenderlo durante la giornata e leggerlo. Un brano, due brani… e così, durante la giornata, c’è questo contatto con il Signore”. Il Papa ha aggiunto: “Il Signore non ci ha parlato come a muti ascoltatori, ma come a testimoni, chiamandoci ad evangelizzare in ogni tempo e in ogni luogo”. Rivolgendosi ai laici che hanno ricevuto il ministero del Lettorato, Francesco ha detto: “Siamo loro grati e preghiamo per loro”. Concludendo, il Papa ha esortato: “Impegniamoci a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione, a dare ai ciechi la vista e a proclamare l’anno di grazia del Signore”. “Trasformeremo il mondo secondo la volontà di Dio, che lo ha creato e redento per amore”, ha concluso.