Per “risolvere i problemi difficili”, non si deve ricorrere alla “violenza” o alla “logica della guerra”, ma perseguire la “vittoria mediante l’amore”, il perdono e “l’offerta della pace”. Lo ha detto oggi il Papa, nel corso della tradizionale udienza generale, dedicata al Salmo 19, in cui centrale ha detto il Pontefice è la “convinzione che il Signore è la sorgente della sicurezza”, perché “si schiera dalla parte dei deboli, degli oppressi, delle vittime dell’arroganza e del conflitto”.La tradizione cristiana, ha spiegato Giovanni Paolo II, ha trasformato il Salmo 19 in un “inno a Cristo”, che “entra nel mondo senza eserciti, ma con la potenza dello Spirito e sferra l’attacco definitivo contro il male e la prevaricazione, contro la prepotenza e l’orgoglio, contro la menzogna e l’egoismo”. “Pur nella sua concretezza storica così legata alla logica della guerra”, per il Papa il Salmo 19 “può diventare un invito a non lasciarsi mai catturare dalla attrazione della violenza”, partendo dalla convinzione che “ad ogni forma di malvagità il giusto oppone la fede, la benevolenza, il perdono, l’offerta di pace”. Salutando i suoi connazionali, il Santo Padre ha sottolineato come “esistono le possibilità di venire incontro al pericolo senza rivolgersi allo scontro bellico”. “Anche se il Salmo si riferisce alla realtà della guerra ha concluso il Papa – è una chiamata, affinché gli uomini che si fidano di Dio, non ricorrano alla violenza nel risolvere i problemi difficili. Il mondo d’oggi necessita di ricordarsi questo: si può vincere per mezzo della bontà, del perdono e della benevolenza”.Sir