Papa Francesco
Papa: “nel ricovero sperimento la premura del servizio”
Il testo inviato per l'Angelus. Stamani ha incontrato Paroline e Pena Parra

“Nel mio prolungato ricovero qui in ospedale, anch’io sperimento la premura del servizio e la tenerezza della cura, in particolare da parte dei medici e degli operatori sanitari, che ringrazio di cuore”. Lo rivela il Papa, nel testo dell’Angelus da lui preparato per questa prima domenica di Quaresima, e che fa seguito agli altri testi analoghi preparate per le altre tre domeniche dall’inizio della degenza al Policlinico Gemelli, dal 14 febbraio scorso, giorno del ricovero. “E mentre sono qui, penso a tante persone che in diversi modi stanno vicino agli ammalati e sono per loro un segno della presenza del Signore”, scrive Francesco: “Abbiamo bisogno di questo, del miracolo della tenerezza, che accompagna chi è nella prova portando un po’ di luce nella notte del dolore”.
“Il Papa continua la terapia e la fisioterapia respiratoria e motoria, con la ventilazione alternata, quella meccanica non invasiva durante la notte e l’ossigenazione ad alti flussi durante la giornata”. Lo rende noto la Sala Stampa della Santa Sede, a proposito della ventiquattresima giornata di degenza al Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale. Quanto ad un possibile punto stampa con i medici, dopo quello del 21 febbraio scorso, fonti vaticane spiegano che “non è imminente, ma non è da escludere: ci sono elementi che indicano un miglioramento, e i medici ne aspettano altri per potersi pronunciare”. Riguardo all’umore del Santo Padre, le stesse fonti presumono che “in questi giorni di stabilità continui ad essere buono”. “Non risultano modifiche in corso nell’appartamento del Santo Padre a Santa Marta”, si apprende inoltre a proposito di alcune indiscrezioni di stampa su possibili cambiamenti dell’appartamento papale in vista di un suo ritorno. Riguardo all’assenza di firme sui bollettini medici fino ad oggi diramati sulla salute del Santo Padre, fonti vaticane spiegano che l’equipe medica – quella vaticana, il cui responsabile è il dottor Luca Carbone, vicedirettore della Direzione Igiene e Sanità, e quella del Gemelli, il cui responsabile è il professor Sergio Alfieri – “ha scelto di lavorare e di firmarsi come équipe medica, in cui ognuno mette una parte”. Nei bollettini, si fa infatti notare, “c’è sempre una parte più strettamente medica, di competenza dei medici, e una parte più descrittiva sulle attività del Papa, che è di competenza vaticana”. Questa sera non è previsto un bollettino medico.