(Londra) La visita del Papa è stata molto entusiasmante. Il Santo Padre sembra in ottima forma, come anche sua Maestà, e, naturalmente, sembrano entrambi molto contenti di essere insieme. Con queste parole il card. Keith O’Brien, arcivescovo di Edimburgo e primate di Scozia, ha raccontato le emozioni provate durante la visita di Benedetto XVI nel capoluogo scozzese. Il Pontefice è stato accolto ieri da centinaia di persone allineate lungo Princess Street. Il primate di Scozia ha aggiunto che il Papa ha un carattere caldo ed emana una certa calma e pace. Per il vescovo di Galloway, mons. John Cunningham, è stata una meravigliosa esperienza e tutto il duro lavoro fatto per preparare questa occasione ha senso quando vedi che frutti ha dato. Da parte sua mons. Joe Toal, vescovo di Argyll, ha ricordato che questo Paese apprezza lo sforzo che ha fatto, come uomo anziano, di venire da noi e darci l’opportunità di celebrare la nostra fede cattolica e la nostra eredità cristiana. Il vescovo di Aberdeen, mons. Peter Moran, si è invece soffermato sulla difficoltà di essere cristiani in un Paese secolarizzato. Infine mons. Joseph Devine, vescovo di Motherwell, ha affermato che è incredibile e meraviglioso che il Papa sia arrivato in Scozia proprio durante la festa di St. Ninian, il nostro primo apostolo.Ad attendere il Santo Padre al Bellahouston Park di Glasgow, nel tardo pomeriggio di ieri, era presente una folla sterminata. Il parco è lo stesso luogo dove si è recato anche Giovanni Paolo II nel 1982. Il Papa è stato accolto da mons. Mario Joseph Conti, arcivescovo della città più popolosa della Scozia (Glasgow), che nel saluto di benvenuto ha ricordato come Glasgow sia figlia speciale della Chiesa di Roma. L’arcivescovo ha spiegato che la vita monastica è fiorita in queste isole scozzesi dandoci grandi santi come Aidan di Lindisfarne e il venerabile Bede mentre secoli più tardi, al tempo della Riforma, uomini e donne devoti furono martirizzati per la loro fede e proprio in questa città, St. John Ogilvie venne impiccato per la sua fedeltà alla Santa Sede. Oltre al patrono sant’Andrea, ha proseguito mons. Conti, la Scozia conserva cara la memoria di una Regina santa, Margaret, il cui figlio David ha rinnovato gli antichi episcopati mentre in Inghilterra e ben oltre, uomini e donne ammirano anche Tommaso Moro che è morto perché ha obbedito alla sua coscienza. Infine, l’arcivescovo ha terminato il saluto di benvenuto facendo memoria del card. Newman e di Giovanni Paolo II, che aveva invitato gli scozzesi a crescere nel cammino ecumenico usando l’espressione gaelica Cead Mille Failte che significa Centomila benvenuti. (Sir)