Vita Chiesa

PAPA: MONS. SAMBI (DELEGATO AP. TERRA SANTA) RACCONTA IL SUO AMORE PER LA TERRA SANTA

“Giovanni Paolo II ci ha insegnato ad essere uomini e donne del nostro tempo. Non persone che si lasciano vivere ma che vogliono vivere con valori, principi e ideali ben precisi sapendo ciò che vogliono e dove vogliono arrivare”. E’ un passo della testimonianza dal delegato apostolico di Terra Santa, mons. Pietro Sambi, che al Sir ricorda l’amore del Pontefice verso i Luoghi Santi. “Ci ha insegnato – ha detto – ad essere cristiani mettendo la figura di Cristo ed il suo vangelo come motore interiore del pensare, del sentire e dell’agire. Ci ha insegnato ad utilizzare la vita non come un banale succedersi di giorni ma come un impegno per rendere il mondo migliore e più fraterno. In altre parole ci ha insegnato a vivere ma soprattutto a morire. E’ stato Pontefice fino all’ultimo e maestro insegnandoci a morire”.

“Giovanni Paolo II – ha ricordato mons. Sambi – ha sempre avuto il desiderio, sin dall’inizio del suo pontificato, di poter celebrare la messa nella grotta della Natività a Betlemme”. Un desiderio che si è potuto realizzare durante il pellegrinaggio del 2000 che ha avuto tra i suoi punti chiave “l’espressione della fedeltà a Cristo, il dialogo ecumenico ed interreligioso”. Non mancano, tra i ricordi del delegato apostolico alcuni episodi relativi al pellegrinaggio del papa, come le lunghe adorazioni notturne, “aveva voluto il Santissimo esposto vicino alla sua camera” e la “sua ferma intenzione di salire al Calvario” sebbene questa tappa non fosse prevista nel programma “a causa delle sue condizioni fisiche”. “Salì da solo la scala scoscesa del Calvario – rivela Sambi – e si fermò in preghiera. Un Papa – mi disse – ha bisogno del Calvario”. “I mesi che sono seguiti – ha concluso Sambi – mi hanno fatto capire che il Papa ha bisogno del Calvario ma che anche come io ho bisogno del Calvario, ogni cristiano ha bisogno del Calvario in qualche momento della vita. Per viverlo in consonanza con Cristo. E questi ultimi giorni del Pontefice ne sono somma testimonianza. E’ stato Pontefice fino all’ultimo e maestro insegnandoci a morire”.Sir