Vita Chiesa

PAPA: «MARIA, MODELLO DELLA COMUNITÀ CRISTIANA. AFFIDO A LEI LA SPERANZA E I TIMORI DEL MONDO»

“Affido alla Madre di Gesù crocifisso e risorto le attese e le speranze, come anche le preoccupazioni e i timori del mondo intero”. È la preghiera che Giovanni Paolo II ha elevato ieri, 12 aprile, nel corso del tradizionale canto del “Regina caeli” che nel tempo pasquale sostituisce l’Angelus. “In questo Lunedì dell’Angelo, prolungamento del giorno di Pasqua – ha detto il Pontefice – ciascuno di noi si soffermi accanto al sepolcro vuoto per meditare sul sommo prodigio della resurrezione di Cristo. La Vergine Maria, silenziosa testimone di questo mistero, ci confermi nell’adesione personale a Colui che è morto e risorto per la salvezza d’ogni essere umano. Ci sia maestra e guida nella fede; ci sostenga nei momenti del dubbio e della tentazione; ci ottenga quella serenità interiore che nessuna paura può scuotere, perché radicata nella certezza che Cristo è davvero risorto”. In questo modo “Maria diventa modello della comunità cristiana che si ‘rallegra’ per la Pasqua del suo Signore, fonte di autentica gioia per tutti i credenti. È il Risorto, infatti, la sorgente e la ragione ultima di questo gaudio spirituale, che nessuna ombra può e deve offuscare”. “Consapevole di quest’evento salvifico, che ha cambiato il corso della storia – ha proseguito il Papa – la Chiesa si associa a Colei che ha vissuto più da vicino la passione, la morte e la resurrezione di Gesù. E a Lei chiede di sostenere la propria fede: ‘Prega per noi il Signore'”. “Con questa consapevolezza – ha concluso – rinnovo a tutti i miei auguri per la Santa Pasqua, mentre affido alla Madre di Gesù crocifisso e risorto le attese e le speranze, come anche le preoccupazioni e i timori del mondo intero”. (Sir)