Papa Francesco
Papa: la storia non la fanno violenti e prepotenti
Ai giovani nella Gmg diocesana il Pontefice ha poi chiesto di essere “fedeli al Vangelo e ai suoi valori”. “Non lasciatevi contagiare dalla smania di essere visti, approvati e lodati”
“Non è vero, come alcuni pensano, che gli eventi del mondo sono ‘sfuggiti’ dalle mani di Dio. Non è vero che la storia la fanno i violenti, i prepotenti, gli orgogliosi. Molti mali che ci affliggono sono opera dell’uomo, inganno dal Maligno, ma tutto è sottoposto, alla fine, al giudizio di Dio. Quelli che distruggono la gente, che fanno le guerre, che faccia avranno quando si presenteranno davanti al Signore? ‘Perché hai fatto quella guerra? Perché hai ucciso?’. E loro, cosa risponderanno? Il Signore ci lascia liberi, ma non ci lascia soli: pur correggendoci quando cadiamo, non smette mai di amarci e, se lo vogliamo, di risollevarci, perché possiamo riprendere il cammino”. Così il Papa nell’omelia della messa celebrata oggi nella Basilica di San Pietro nella Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo e in occasione della ricorrenza diocesana della XXXIX Giornata mondiale della gioventù. Il Pontefice ha invitato a “vivere e portare il Vangelo in ogni parte della terra, senza fermarci e senza scoraggiarci, rialzandoci dopo ogni caduta e non smettendo mai di sperare”.
“Forse a volte può capitare anche a voi di essere messi ‘sotto accusa’ per il fatto di seguire Gesù. A scuola, tra amici, negli ambienti che frequentate, ci può essere chi vuole farvi sentire sbagliati perché siete fedeli al Vangelo e ai suoi valori, perché non vi omologate, non vi piegate a fare come tutti gli altri. Voi, però, non abbiate paura delle ‘condanne’, non preoccupatevi: prima o poi le critiche e le accuse false cadono e i valori superficiali che le sostengono si rivelano per quello che sono, illusioni. Care giovani e cari giovani, state attenti a non lasciarvi ubriacare dalle illusioni. Per favore, siate concreti”, ha poi aggiunto nell’omelia. “Ciò che resta, come Cristo ci insegna, è altro: sono le opere dell’amore. Questo è ciò che rimane e che rende bella la vita! Il resto non conta”, ha ribadito il Santo Padre. Quindi ha invitato a non lasciarsi “contagiare dalla smania – oggi tanto diffusa – di essere visti, approvati e lodati. Chi si lascia prendere da queste fissazioni, finisce col vivere nell’affanno. Si riduce a ‘sgomitare’, competere, fingere, scendere a compromessi, svendere i propri ideali pur di avere un po’ di approvazione e di visibilità. Per favore, state attenti a questo. La vostra dignità non è in vendita”.
“Dio vi ama così come siete, non come apparite – ha ribadito -: davanti a Lui i vostri sogni puri valgono più del successo e della fama, e la sincerità delle vostre intenzioni vale più dei consensi. Non lasciatevi ingannare da chi, allettandovi con promesse futili, in realtà vuole solo strumentalizzarvi, condizionarvi e usarvi per i propri interessi. State attenti a non essere condizionati. Siate liberi, ma liberi in armonia con la vostra dignità. Non accontentatevi di essere ‘stelle per un giorno’, stelle sui social o in qualsiasi altro contesto! Non truccatevi l’anima, non truccatevi il cuore; siate come siete: sinceri, trasparenti”.