“Cari giovani amici, voi siete la speranza della Chiesa e della società; voi siete la speranza del Papa!”. Al termine del suo viaggio in Slovacchia, il Papa ha voluto ieri rivolgere “un saluto particolare, carico di affetto, alla gioventù slovacca”. “Non abbiate timore di diventare amici di Gesù”, ha detto loro il Santo Padre, dopo l’Angelus che ha concluso la Messa a Bratislava, e subito dopo ha aggiunto: “Imparate da Lui ad amare nel modo giusto questo mondo e costruirete con il suo aiuto la civiltà dell’amore”. Poi l’esortazione finale: “Continuate a rimanere fedeli a Cristo e alla sua Chiesa!”. E proprio al tema della “fedeltà a Cristo e alla sua Chiesa”, che passa necessariamente attraverso l’esperienza della Croce, “luogo privilegiato in cui si rivela e manifesta a noi l’amore di Dio”, il Papa ha dedicato l’omelia, pronunciata nella spianata di Petr alka di Bratislava, per la beatificazione del vescovo Vasil’Hopko e di suor Zdenka Schelingova, entrambi “esempi luminosi di fedeltà in tempi di dura e spietata persecuzione religiosa”, come li ha definiti il Pontefice. “Non ti vergognare mai del Vangelo!”, è l’invito rivolto da Giovanni Paolo II alla Chiesa slovacca, che il Papa ha ringraziato per aver “saputo conservare, anche in momenti difficili, la fedeltà a Cristo e alla sua Chiesa”. “Essere una Chiesa ricca in santità, audace nel bene e forte nella testimonianza”: questa la consegna del Santo Padre per il futuro della comunità cristiana in Slovacchia, invitata a partire dal Vangelo “come il tesoro più prezioso dal quale attingere luce e forza nel pellegrinaggio quotidiano della vita”.Sir