Vita Chiesa
Papa in Iraq: messa nella cattedrale caldea, “per il mondo, i beati sono i ricchi, i potenti, i famosi”. “L’amore è la forza di chi è perseguitato”
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Dalla cattedrale caldea di San Giuseppe a Bagdhad, il Papa ha riproposto il messaggio delle Beatitudini come simbolo della sapienza cristiana.
“Gesù, la Sapienza in persona, completa questo ribaltamento nel Vangelo: non in un momento qualunque, ma all’inizio del primo discorso, con le Beatitudini”, ha fatto notare Francesco: “Il capovolgimento è totale: i poveri, quelli che piangono, i perseguitati sono detti beati. Com’è possibile? Beati, per il mondo, sono i ricchi, i potenti, i famosi! Vale chi ha, chi può, chi conta! Per Dio no: non è più grande chi ha, ma chi è povero in spirito; non chi può tutto sugli altri, ma chi è mite con tutti; non chi è acclamato dalle folle, ma chi è misericordioso col fratello”.
“Se vivo come Gesù chiede, che cosa ci guadagno? Non rischio di farmi mettere i piedi in testa dagli altri? La proposta di Gesù conviene? O è perdente?”, gli interrogativi che mettono in dubbio il messaggio delle Beatitudini. “Non è perdente, ma sapiente”, la risposta del Santo Padre: “La proposta di Gesù è sapiente perché l’amore, che è il cuore delle Beatitudini, anche se pare debole agli occhi del mondo, in realtà vince. Sulla croce si è dimostrato più forte del peccato, nel sepolcro ha sconfitto la morte. È lo stesso amore che ha reso i martiri vittoriosi nella prova, e quanti ce ne sono stati nell’ultimo secolo, più che nei precedenti!”. “L’amore è la nostra forza, la forza di tanti fratelli e sorelle che anche qui hanno subito pregiudizi e offese, maltrattamenti e persecuzioni per il nome di Gesù”, assicura il Papa: “Ma mentre la potenza, la gloria e la vanità del mondo passano, l’amore rimane: come ci ha detto l’Apostolo Paolo, non avrà mai fine”.