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Papa in Centrafrica: tra cristiani e musulmani siamo fratelli

L’ ultimo giorno del viaggio di Papa Francesco in Africa inizia dalla moschea di Koudoukou, nel pericoloso quartiere km 5 di Bangui, distrutta nel giugno 2014 dalle milizie antibalaka che si definiscono cristiane e ricostruita anche con l’aiuto dei cattolici. Il Pontefice la raggiunge con la papa mobile senza vetri che usa dal suo arrivo nella capitale della Repubblica Centrafricana, scortato dai caschi blu in camionette blindate. Dopo aver attraversato il mercato con i banchi desolatamente vuoti, il Papa entra nella moschea accolto da 5 imam e sale sul podio allestito ai margini della zona allestita per la preghiera. Dopo il saluto dell’Imam Moussa Naibi, Francesco sottolinea subito che «tra cristiami e musulmani siamo fratelli e quindi dobbiamo comportarci come tali».