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Papa in Centrafrica: sia la pace, noi siamo tutti fratelli

Nel momento più delicato del suo viaggio in Africa, quando la preoccupazione per la sua sicurezza è massima, Papa Francesco si lascia abbracciare dai bambini del campo profughi di San Salvatore a Bangui, che ospita un migliaio di rifugiati che vengono dai quartieri periferici della capitale, cristiani ma anche protestanti, sfuggiti alle violenze delle fazioni di Seleka e Antibalaka. Arrivato nel campo, il Papa accarezza, abbraccia e bacia i bambini, che sono in maggioranza con le donne, nel campo allestito dall’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati. Legge i loro cartelli con le parole “pace, perdono, unità e amore”, e le madri gridano “la guerra è finita!”.