Vita Chiesa
Papa in Africa: p. Lombardi, martiri, ecumenismo del sangue, giovani, poveri, misericordia
Come nel viaggio in Corea, anche in Uganda il tema dei martiri è centrale «perché l’Uganda è la terra dei martiri africani» che hanno dato una testimonianza di «grandissima importanza e non solo per l’Uganda, ma anche per gli altri Paesi». Il Papa «parla sempre dell’ecumenismo del sangue», testimonianza «che è quella dell’amore superiore alla vita stessa».
Ma «il viaggio in Uganda è anche un viaggio in un Paese dell’Africa che ha problemi comuni con tanti altri problemi dell’Africa», come quelli dei giovani, prosegue Lombardi, la povertà, la corruzione, la sanità, la dignità della persona. «Grandiosa» l’accoglienza tributata ovunque a Francesco. Il viaggio proseguirà nella Repubblica Centrafricana dove domani aprirà la Porta Santa della cattedrale di Bangui. Il Papa, spiega Lombardi, parte dalle periferie e «cerca naturalmente di farsi presente con chi ha più bisogno, con chi è più povero e soffre di più: allora ha pensato al Centrafrica e ha pensato ad aprire lì la Porta della misericordia». Se vuole «che tutti i popoli sperimentino che c’è la misericordia di Dio, l’amore di Dio per loro, allora vuole farlo sentire in particolare anche ad un popolo che soffre tanto come quello centrafricano» per «farlo capire a tutto un continente che ha bisogno di incoraggiamento, di speranza».