Vita Chiesa
Papa in Africa: Lombardi, il 29 novembre alle 16.30 aprirà la Porta Santa a Bangui
Ripercorrendo le tappe dell’undicesimo viaggio internazionale di Francesco, in programma dal 25 al 30 novembre, il portavoce vaticano a proposito della giornata del 29 ha informato che alle 16.30 il Papa si recherà nella cattedrale di Bangui, capitale della Repubblica Centroafricana, per la cerimonia di «apertura del Giubileo della Misericordia per la Repubblica Centroafricana e per l’Africa». «Papa Francesco – ha ribadito Lombardi – ha voluto anticipare l’apertura della Porta Santa, vista l’eccezionalità di un viaggio in un Paese che sta vivendo in una situazione drammatica».
Quanto al dettaglio del rito dell’apertura della porta Santa, il portavoce vaticano ha precisato che si tratterà «di un rito abbastanza semplice, simile a quello che sarà utilizzato in tutte le Porte Sante». Ci sarà un momento di preghiera e un dialogo tra il Papa, i presenti e il coro. Poi si aprirà la Porta Santa e ci sarà il passaggio del Papa attraverso la Porta, per entrare nella cattedrale dove poi si celebrerà la Messa.
«Non è cambiato niente». Padre Federico Lombardi ha risposto in questi termini alle domande dei giornalisti su quanto l’allarme sicurezza incida sull’imminente viaggio del Papa in Africa, in particolare nella tappa centroafricana. «Il Papa ha desiderio di andare in Africa, il programma ha previsto una tappa nella Repubblica Centrafricana, il Papa ci tiene ad andare: come qualunque persona saggia, continuiamo a monitorare le situazione». «Si valuta la situazione e si prendono le decisioni necessarie secondo eventuali circostanze particolari», ha proseguito il portavoce vaticano. «Il viaggio era previsto, si sapeva che le situazioni in Africa non sono così pacifiche», ha sottolineato. «È assolutamente ovvio che gli attentati di Parigi abbiano portato maggiore preoccupazione», ha ribadito Lombardi, «ma non hanno cambiato specificamente l’organizzazione di questo viaggio». Durante i sei giorni del viaggio africano, Papa Francesco si sposterà con la «papamobile» scoperta, come è sua abitudine durante i viaggi, «per mantenere il contatto con la gente», ha ricordato il portavoce vaticano.