Vita Chiesa

Papa in Africa: ai giornalisti, «preghiera per vittime uragani nelle Bahamas»

«Vorrei invitarvi, ognuno nel suo cuore, a fare una preghiera per le vittime degli uragani nelle Bahamas: è povera gente che di colpo, da un giorno all’altro, perde la casa, perde tutto, anche la vita. Ognuno nel suo cuore faccia una preghiera per questi fratelli e sorelle che stanno soffrendo per questi uragani nelle Bahamas». È l’invito rivolto dal Papa ai circa 70 giornalisti che viaggiano con lui sul volo papale, diretto a Maputo, la capitale del Mozambico, prima tappa del suo 31° viaggio apostolico, che toccherà anche il Madagascar e le isole Maurizio.

Salutando, come di consueto, gli operatori dei media che lo accompagnano sul volo papale, Francesco ha rivolto ai giornalisti alcune parole, introdotto dalla presentazione del direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, a cui i presenti hanno fatto gli auguri per il suo «nuovo servizio alla Chiesa e al Santo Padre». «Grazie al Santo Padre per la fiducia in questo nuovo incarico e grazie anche a voi per l’affetto di tanti anni di lavoro insieme su questi aerei e in occasioni simili», la risposta del portavoce vaticano. «Grazie della compagnia, grazie dell’aiuto», ha esordito il Papa: «Speriamo che questo viaggio un po’ lungo dia dei frutti, grazie tante». «Oggi non è presente la decana», ha proseguito a braccio  riferendosi a Valnentina Alazraki, vaticanista di Televisa: «Sarebbe stato il suo 153° viaggio, credo… Ma c’è il ‘co-decano’ della Reuters, Pulella: lui prende il comando… e vada avanti! Grazie tante. Ma sulla decana vorrei dire che l’altro giorno è uscito il suo ultimo libro sulle donne maltrattate – davvero un gioiello – per far capire il dolore e lo sfruttamento delle donne al giorno d’oggi. Dobbiamo riflettere su questo tema. Ringrazio Valentina per questo lavoro che ha fatto, così accurato, un bel libro».

Poi il Santo Padre ha citato l’80° anniversario della Efe, l’agenzia di stampa spagnola, rivelando di voler assegnare a Cristina Cabrejas, la giornalista che la rappresenta, «un posto speciale» nell’incontro finale, «perché faccia le domande che creda opportune, una o due domande, con tutta libertà, fuori programma. Un omaggio alla Efe. Grazie. Adesso avrò il piacere di salutarvi tutti. Grazie. Grazie tante, buon proseguimento».