Vita Chiesa
Papa Francesco: videomessaggio a Caritas Roma, «Siate premurosi verso i deboli»
«Quanto vorrei che Roma potesse brillare di ‘pietas’ per i sofferenti, di accoglienza per chi fugge da guerra e da morte, di disponibilità, di sorriso e magnanimità per chi ha perduto la speranza. Quanto vorrei che la Chiesa di Roma si manifestasse sempre più madre attenta e premurosa verso i deboli. Tutti abbiamo debolezze, tutti ne abbiamo». È l’auspicio di Papa Francesco, espresso in un videomessaggio che apre oggi lo spettacolo teatrale al Teatro Brancaccio degli ospiti dei centri di accoglienza della Caritas di Roma intitolato «Se non fosse per te», con la regia di Carlo Del Giudice. I poveri salgono sul palcoscenico per raccontare le diverse forme e concezioni di amore. «La modalità con cui parlate alla città – osserva il Papa – la reputo un’occasione di dialogo e di scambio significativo. Voi in cattedra, mettendo in mostra le capacità nascoste, aiutati da professionisti esperti che hanno saputo guidare voi-attori per far affiorare le risorse e le potenzialità di ciascuno di voi; e gli altri in ascolto, e – sono sicuro – meravigliati per le ricchezze che sono offerte. Chi mai pensa che un senza dimora sia una persona da cui imparare? Chi pensa che possa essere un santo? Invece questa sera sarete voi a fare del palcoscenico un luogo da cui trasmetterci preziosi insegnamenti sull’amore, sul bisogno dell’altro, sulla solidarietà, sul come nelle difficoltà si trova l’amore del Padre».
«Voi per noi non siete un peso – ribadisce Papa Francesco rivolgendosi agli ospiti della Caritas di Roma -. Siete la ricchezza senza la quale i nostri tentativi di scoprire il volto del Signore sono vani». Il Papa ricorda, quando, pochi giorni dopo la sua elezione, ha ricevuto da loro un lettera di auguri e di offerta di preghiere: «Ricordo di avervi immediatamente risposto dicendovi che vi porto nel cuore e che sono a vostra disposizione. Confermo quelle parole. In quell’occasione vi avevo chiesto di pregare per me. Rinnovo la richiesta. Ne ho veramente bisogno». Papa Francesco ringrazia tutti gli operatori della Caritas e i volontari provenienti dalle parrocchie di Roma e da altre parti dell’Italia. Cita poi vari santi romani che hanno amato i poveri, tra cui san Lorenzo, san Pammachio, santa Fabiola, san Filippo Neri, il beato Angelo Paoli, san Giuseppe Labre fino a don Luigi Di Liegro, il fondatore della Caritas di Roma. «Quanto vorrei – sottolinea – che le comunità parrocchiali in preghiera, all’ingresso di un povero in chiesa, si inginocchiassero in venerazione allo stesso modo come quando entra il Signore!».