Vita Chiesa

Papa Francesco: telefona a coordinatore de «L’anello perduto», gruppo di persone separate o divorziate

Il Papa, riporta Tassinari, «si è fatto raccontare le iniziative del progetto diocesano con persone separate o divorziate sole, oppure in nuova unione, dimostrandomi di avere in mano la lettera che il gruppo aveva scritto e incoraggiandomi a proseguire il percorso». Ha quindi invitato il gruppo a una prossima udienza in Vaticano. «Terminata la telefonata – prosegue Tassinari – ho detto a mio figlio: ‘Era il Papa!’ e sono scoppiato a piangere! Ancora adesso, a distanza di giorni, stento a credere che Papa Francesco abbia voluto dedicare anche solo una briciola del suo tempo per informarsi del nostro piccolo progetto, ma questo suo gesto è l’ennesimo per dire l’affetto e la stima che il vescovo di Roma nutre per una ‘periferia’ dell’umano, come quella di chi vive o ha vissuto il fallimento del proprio matrimonio. E prima di riagganciare mi ha chiesto: ‘Prega per me!’».

Nella missiva scritta a Bergoglio, il gruppo ricorda che «nella separazione abbiamo subìto l’abbandono, il tradimento, lo smembramento delle famiglie, il crollo dei valori più profondi in cui credevamo, la perdita dell’identità e di tutte le sicurezze, la fiducia in Dio e a tratti la fede. In questo contesto traumatico, la Chiesa si è dimostrata in genere indifferente, quando non addirittura ostile, e Dio ci è parso lontano e distaccato». Fino all’approdo a Fossano, «dove ‘Dio si è fatto uomo in mezzo agli uomini’ feriti dalla separazione attraverso l’equipe de ‘L’anello perduto’, un progetto diocesano attivo dal 2009». Queste persone – prosegue la missiva – «ci hanno spalancato le porte delle chiese, perché partecipassimo a Messe e celebrazioni in cui abbiamo ritrovato un posto e un senso in seno alla Chiesa; ci hanno accolti fraternamente e hanno medicato le nostre ferite. Condividendo tutte queste esperienze è nato tra noi ‘anelli perduti’ grande spirito di solidarietà e amicizia».