Vita Chiesa
Papa Francesco, «Regina Coeli», «In Pakistan crimine vile e insensato»
Al momento si parla di oltre 70 morti e 300 feriti. Tra le vittime almeno 40 cristiani. «Invito a pregare il Signore per le numerose vittime e per i loro cari», ha detto il Papa, lanciando un «appello alle Autorità civili e a tutte le componenti sociali di quella Nazione, perché compiano ogni sforzo per ridare sicurezza e serenità alla popolazione e, in particolare, alle minoranze religiose più vulnerabili. Ripeto ancora una volta che la violenza e l’odio omicida conducono solamente al dolore e alla distruzione; il rispetto e la fraternità sono l’unica via per giungere alla pace. La Pasqua del Signore susciti in noi, in modo ancora più forte, la preghiera a Dio affinché si fermino le mani dei violenti, che seminano terrore e morte, e nel mondo possano regnare l’amore, la giustizia e la riconciliazione».
«Guardare con occhi e cuore nuovi ad ogni evento della nostra vita, anche a quelli più negativi. I momenti di buio, di fallimento e di peccato possono trasformarsi e annunciare un cammino nuovo». È l’impegno consegnato oggi da Papa Francesco ai fedeli presenti in piazza San Pietro e a quelli collegati attraverso la tv, la radio e gli altri mezzi di comunicazione, prima della recita della preghiera mariana del «Regina Coeli». «In questo Lunedì dopo Pasqua, detto Lunedì dell’Angelo – ha ricordato il Papa -, i nostri cuori sono ancora ricolmi della gioia pasquale. Dopo il tempo quaresimale, tempo di penitenza e di conversione, che la Chiesa ha vissuto con particolare intensità in quest’Anno Santo della misericordia; dopo le suggestive celebrazioni del Triduo Santo; sostiamo anche oggi davanti alla tomba vuota di Gesù, e meditiamo con stupore e riconoscenza il grande mistero della risurrezione del Signore. La vita ha vinto la morte. La misericordia e l’amore hanno vinto sul peccato! C’è bisogno di fede e di speranza per aprirsi a questo nuovo e meraviglioso orizzonte». In modo particolare, ha aggiunto Francesco, «in questo Anno giubilare siamo chiamati a riscoprire e ad accogliere con intensità il confortante annuncio della risurrezione. Se Cristo è risuscitato, possiamo guardare con occhi e cuore nuovi ad ogni evento della nostra vita, anche a quelli più negativi».
Maria testimone silenziosa della Resurrezione. «Il Signore crocifisso e risorto – ha detto ancora il Papa – è la piena rivelazione della misericordia, presente e operante nella storia. Ecco il messaggio pasquale che risuona ancora oggi e che risuonerà per tutto il tempo di Pasqua fino a Pentecoste». «Testimone silenziosa degli eventi della passione e della risurrezione di Gesù – ha ricordato il Papa – fu Maria. Lei è stata in piedi accanto alla croce: non si è piegata di fronte al dolore, ma la sua fede l’ha resa forte. Nel suo cuore straziato di madre è sempre rimasta accesa la fiamma della speranza. Chiediamo a Lei che aiuti anche noi ad accogliere in pienezza l’annuncio pasquale della risurrezione, per incarnarlo nella concretezza della nostra vita quotidiana. La Vergine Maria ci doni la certezza di fede che ogni passo sofferto del nostro cammino, illuminato dalla luce della Pasqua, diventerà benedizione e gioia per noi e per gli altri, specialmente per quanti soffrono a causa dell’egoismo e dell’indifferenza».
«Trascorrere nella gioia e nella serenità questa Settimana in cui si prolunga la gioia della Risurrezione di Cristo». Questo l’augurio finale di Papa Francesco ai fedeli presenti in piazza San Pietro e a quelli collegati attraverso la tv, la radio e gli altri mezzi di comunicazione, dopo la recita della preghiera mariana del «Regina Coeli». «Nel perdurante clima pasquale – ha detto Francesco -, saluto cordialmente tutti voi, pellegrini venuti dall’Italia e da varie parti del mondo per partecipare a questo momento di preghiera. A ciascuno auguro di trascorrere nella gioia e nella serenità questa Settimana. Per vivere più intensamente questo periodo ci farà bene leggere ogni giorno un brano del Vangelo in cui si parla dell’evento della Risurrezione».