Papa Francesco
Papa Francesco: “per la pace servono gesti di coraggio”
“Tutti dobbiamo cooperare anche con gesti di compassione”. Così il Pontefice dopo la recita dell’Angelus invitando a pregare per le popolazioni che soffrono per la guerra. Dopo aver sottolineato che oggi in Italia si celebra la Giornata per la Vita, ha salutato i presenti arrivati per pregare contro la tratta delle persone, Papa Francesco ha invitato i presenti a pregare anche per i morti e i feriti causati in Cile dai devastanti incendi
“Mentre invoco su tutti la benedizione del Signore, invito a pregare per la pace, alla quale il mondo tanto anela e che, oggi più che mai, è messa a rischio in molti luoghi. Essa non è una responsabilità di pochi, ma dell’intera famiglia umana: cooperiamo tutti a costruirla con gesti di compassione e coraggio!”. Così Papa Francesco oggi subito dopo la recita dell’Angelus affacciato alla finestra del Palazzo Apostolico in piazza San Pietro. “E continuiamo a pregare per le popolazioni che soffrono per la guerra, specialmente in Ucraina, in Palestina e in Israele”, ha aggiunto prima di salutare i giovani di tanti Paesi “venuti per la Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta, che si celebrerà l’8 febbraio prossimo, memoria di Santa Giuseppina Bakhita, la suora sudanese che da ragazza era stata schiava. Anche oggi tanti fratelli e sorelle vengono ingannati con false promesse e poi sottoposti a sfruttamenti e abusi. Uniamoci tutti per contrastare il drammatico fenomeno globale della tratta di persone umane ”.
Il Santo Padre ha quindi ricordato che “oggi, in Italia, si celebra la Giornata per la Vita, sul tema ‘La forza della vita ci sorprende’. Mi unisco ai Vescovi italiani nell’auspicare il superamento di visioni ideologiche per riscoprire che ogni vita umana, anche quella più segnata da limiti, ha un valore immenso ed è capace di donare qualcosa agli altri”.
“Preghiamo anche per i morti e feriti dei devastanti incendi che hanno colpito il centro del Cile”, ha concluso Papa Francesco salutando quanti sono arrivati oggi in piazza San Pietro da Roma, dall’Italia e da tante parti del mondo. Saluto in particolare i consacrati e le consacrate di oltre 60 Paesi che partecipano all’incontro ‘Pellegrini di speranza sulla via della pace’, promosso dal Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica”. Infine un saluto lo ha rivolto alle milioni di famiglie 2che il prossimo 10 febbraio, in Asia orientale e in diverse parti del mondo, celebreranno il capodanno lunare. Giunga loro il mio cordiale saluto, con l’augurio che questa festa sia occasione per vivere relazioni di affetto e gesti di attenzione, che contribuiscano a creare una società solidale e fraterna, dove ogni persona sia riconosciuta e accolta nella sua inalienabile dignità”.