Vita Chiesa
Papa Francesco: P. Lombardi, nessuna compromissione con la dittatura
Bergoglio, ha ricordato padre Lombardi, «fece molto per proteggere la gente durante la dittatura» e una volta diventato arcivescovo di Buenos Aires «chiese il perdono per la Chiesa, per non avere fatto abbastanza durante il periodo della dittatura». «La campagna contro Bergoglio è ben nota e risale già a diversi anni fa», ha ricordato padre Lombardi, identificandone la matrice in «pubblicazioni a carattere anticlericale». «Non ci sono mai state accuse concrete e credibili nei suoi confronti»: è stato sentito dall’autorità giudiziaria come «persona informata sui fatti, ma non gli è stato mai imputato nulla». Le accuse relative all’attuale Papa nel periodo della dittatura in Argentina, dunque, «devono essere respinte».
Ancora «nessuna nomina» riguardo al segretario di Stato. Neanche il segretario personale del Papa c’è ancora, mentre non si prevede un ampliamento dei dicasteri vaticani. Lo ha detto, rispondendo alle domande dei giornalisti, padre Federico Lombardi, che nel briefing di oggi ha sottolineato di non avere «informazioni sul futuro segretario del Papa». «Può essere che, come è avvenuto in passato, il secondo segretario del Papa emerito, monsignor Alfred Xuereb, si affianchi in questo periodo al Papa per aiutarlo ad introdursi nel palazzo apostolico». Padre Lombardi ha inoltre smentito la notizia, diffusa da un’agenzia, secondo la quale papa Francesco andrebbe in questi giorni a Castelgandolfo: «Verosimilmente avverrà nei prossimi giorni, ma non ritengo sia oggi o domani», ha risposto il portavoce vaticano. Ieri, intanto, dopo la messa in Sistina il Papa ha tolto i sigilli all’appartamento della Terza Loggia del palazzo apostolico, in modo da rendere possibili i lavori di adeguamento. Non si conosce ancora lo stemma e il motto pontificio.
Quando Papa Francesco arriva a Casa Santa Marta, «di solito giunge che i cardinali sono già arrivati. Non ha un posto libero, con molta naturalezza si siede dove trova posto», ha raccontato ai giornalisti padre Federico Lombardi, informando che stamattina il Papa ha celebrato messa nella Cappella di Santa Marta: «Molti cardinali hanno desiderato concelebrare con lui, che ha fatto una piccola omelia, spontaneamente, sulle letture della messa di stamattina». Padre Lombardi ha anche detto di aver chiamato il nunzio apostolico in Argentina, che gli ha confermato la notizia per cui Papa Francesco gli avrebbe detto che non era necessario «fare un viaggio costoso per venire qui» a Roma, per le celebrazioni di questi giorni. «Potete utilizzare i soldi per opere di bene», il consiglio del Papa. In Argentina, ha detto padre Lombardi sulla scorta delle notizie avute dal nunzio, «si respira un’atmosfera di gioia, e anche di vivacità di preghiera. Nella parrocchia dove il Papa da cardinale diceva messa normalmente, il parroco ha detto che ha passato tutto il giorno a confessare. È un momento molto bello di gioia e vitalità spirituale».
Lo avevano fatto già Giovanni Paolo II e Benedetto XVI: l’udienza ai giornalisti, nei primi giorni del pontificato, è ormai «una tradizione» che conferma come la comunicazione sia «una parte importante del loro servizio e della loro missione». Lo ha detto padre Lombardi, riferendosi all’appuntamento di domani alle ore 11 nell’Aula Paolo VI. «Anche Papa Francesco ha accolto bene la proposta – ha proseguito il portavoce vaticano – ed è stato anche spontaneo, viste tutte le persone che sono venute qui e che si sono impegnate a farsi tramite tra la Chiesa e il mondo di questo evento». Per padre Lombardi, «si tratta di gratitudine per il vostro impegno, per il grande lavoro che voi state facendo», ed anche un modo per «invitare a un buon rapporto nel pontificato». I papi, infatti, «si sono sempre resi conto che la comunicazione è una parte integrante dell’evangelizzazione». Incontrando personalmente ieri il Papa a Santa Maria Maggiore, padre Lombardi ha constatato che «ha parlato con stima del servizio di comunicazione in questi giorni così importanti per la vita della Chiesa». È apparso «molto consapevole, una persona assolutamente serena e tranquilla, nonostante fosse il suo primo giorno di pontificato. Non era per nulla frastornato ma consapevole, padrone della situazione, capace di un’ottima e normalissima comunicazione con il suo interlocutore».