Papa Francesco
Papa Francesco, nell’Angelus preghiera per Calenzano
Ancora raffreddato, ha recitato la preghiera da Casa Santa Marta.
“Saluto la delegazione di cittadini italiani che vivono in territori che da tempo attendono la bonifica a tutela della salute. Esprimo la mia vicinanza a queste popolazioni, specialmente a quanti hanno sofferto la recente tragedia di Calenzano”. Sono le parole di papa Francesco nell’Angelus di oggi, in cui ha riordato così le vittime della terribile esplosione. Il Papa, ancora raffreddato, ha recitato la preghiera nella cappella di Casa Santa Marta: “Mi spiace non essere con voi in Piazza, ma sto migliorando e si devono prendere le precauzioni” ha spiegato.
Al termine della preghiera, ha rivolto un pensiero ai vari scenari di guerra: “Seguo sempre con attenzione e preoccupazione le notizie che giungono dal Mozambico, e desidero rinnovare a quell’amato popolo il mio messaggio di speranza, di pace e di riconciliazione. Prego affinché il dialogo e la ricerca del bene comune, sostenuti dalla fede e dalla buona volontà, prevalgano sulla sfiducia e sulla discordia”. Una preghiera quindi per la martoriata Ucraina che “continua ad essere colpita da attacchi contro le città, che a volte danneggiano scuole, ospedali, chiese. Tacciano le armi e risuonino i canti natalizi! Preghiamo perché a Natale possa cessare il fuoco su tutti i fronti di guerra, in Ucraina, in Terra Santa, in tutto il Medio Oriente e nel mondo intero. E con dolore penso a Gaza, a tanta crudeltà; ai bambini mitragliati, ai bombardamenti di scuole e ospedali… Quanta crudeltà!”
Il Papa ha quindi ringraziato i bambini che frequentano il Dispensario Santa Marta in Vaticano, portato avanti dalle Suore Vincenziane: “Mi hanno riempito il cuore di gioia. Nessun bambino è un errore”. Infine, la benedizione dei “Bambinelli” del presepe: “io ho portato il mio” ha detto. “Benedico di cuore tutti voi, i vostri genitori, i nonni, le vostre famiglie! E per favore non dimenticatevi dei vostri nonni! Che nessuno rimanga solo in questi giorni”.