Vita Chiesa
Papa Francesco nella notte di natale: “Ogni scartato è figlio di Dio”
Alla presenza di un centinaio di persone che indossano la mascherina, l’Eucaristia, anticipata alle 19.30, si tiene nella Basilica di San Pietro all’Altare della Cattedra.
“Hai la sensazione di non farcela, il timore di essere inadeguato, la paura di non uscire dal tunnel della prova? Dio ti dice: “Coraggio, sono con te”. Queste le parole del Papa nell’omelia, che ha proseguito: “E non te lo dice a parole, ma facendosi figlio come te e per te, per ricordarti il punto di partenza di ogni tua rinascita: riconoscerti figlio di Dio, figlia di Dio. Questo è il punto di partenza di qualsiasi rinascita. E questo è il cuore indistruttibile della nostra speranza, il nucleo incandescente che sorregge l’esistenza: al di sotto delle nostre qualità e o dei nostri difetti, più forte delle ferite e dei fallimenti del passato, delle paure e dell’inquietudine per il futuro, c’è questa verità: siamo figli amati”.
Papa Francesco ricorda che il Figlio di Dio nasce in una povera stalla per “farci capire fino a dove ama la nostra condizione umana: fino a toccare con il suo amore concreto la nostra peggiore miseria”. Il Figlio di Dio è nato scartato per dirci che ogni scartato è figlio di Dio. È venuto al mondo come viene al mondo un bimbo, debole e fragile, perché noi possiamo accogliere con tenerezza le nostre fragilità. E scoprire una cosa importante: come a Betlemme, così anche con noi Dio ama fare grandi cose attraverso le nostre povertà. “Lasciamo – esorta il Papa – che la sua misericordia trasformi le nostre miserie!”