Vita Chiesa
Papa Francesco: mons. Plotti, «un cambiamento di prospettiva enorme»
«Ringrazio i signori cardinali che hanno ascoltato davvero lo Spirito e si sono confrontati con i problemi drammatici del mondo di oggi dilaniato dalle disuguaglianze e dalla violenza e ci hanno donato un Papa che, al di là di tutte le previsioni e le illazioni fatte dalla stampa, sarà vicino alla gente, soprattutto alle popolazioni più diseredate del mondo». È il commento di mons. Alessandro Plotti, amministratore apostolici di Trapani, dopo l’elezione di papa Francesco. «Preghiamo dunque il Signore perché lo assista, lo illumini e gli dia la forza di un profondo rinnovamento, di stile e di approccio, nella Chiesa di cui tutti sentiamo l’urgenza».
Mons. Plotti parla quindi di «due sorprese»: «La prima è legata a questo modo nuovo, inedito, di esercitare il suo ministero. Ha detto subito nel suo primo saluto che vuole essere il vescovo di Roma. Un cambiamento di prospettiva enorme. Papa Francesco non si presenta da papa come un super-vescovo ma come vescovo di Roma: un vescovo come tutti gli altri ma che conferma e presiede tutti gli altri vescovi del mondo nella carità». Seconda sorpresa è il nome: «Vuol dire che il Papa vuole impostare il suo ministero dando il primato ai poveri, non solo a coloro che sono poveri economicamente, ma ai poveri di spirito, ai poveri di dignità perché la riacquistino. È un ritorno all’essenzialità del Vangelo che è il Vangelo dei poveri».