Vita Chiesa

Papa Francesco, Messa: per seguire Gesù «rischiare» e non restare con «l’anima seduta»

Tanta gente seguiva Gesù per interesse o per una parola di conforto, attratta dalle «cose che diceva e come le diceva, si faceva capire; anche guariva e tanta gente andava dietro a Lui per farsi guarire». Nessuno era perfetto, il Signore però si lasciava seguire da tutti, «perché sapeva che tutti siamo peccatori». Il problema più grande – ha osservato il Papa – erano invece quelli che restavano «fermi», «seduti». Così alcuni scribi «guardavano dal balcone. Non andavano camminando nella propria vita: ‘balconavano’ la vita! Proprio lì: non rischiavano mai! Soltanto giudicavano. Erano i puri e non s’immischiavano».

La gente che seguiva Gesù invece, ha sottolineato Francesco, «rischiava» per incontrarlo, «per trovare quello che voleva». E, riferendosi al Vangelo odierno del paralitico calato dal tetto: «Questi di oggi, questi uomini hanno rischiato quando hanno fatto il buco sul tetto: hanno rischiato che il padrone della casa facesse loro causa, li portasse dal giudice e li facesse pagare. Hanno rischiato, ma volevano andare da Gesù. Quella donna malata da 18 anni rischiò quando di nascosto voleva toccare soltanto l’orlo del manto di Gesù: rischiò di provare vergogna. Rischiò: voleva la salute, voleva arrivare a Gesù. Pensiamo alla Cananea: e le donne rischiano più degli uomini, eh! Quello è vero: sono più brave! E questo dobbiamo riconoscerlo». Da qui l’interrogativo per ogni cristiano: «Io rischio o seguo Gesù sempre secondo le regole della casa di assicurazione?», preoccupato di non fare una cosa o un’altra? «Così – ha avvertito il Papa – non si segue Gesù, «si rimane seduti». E ancora: «Mi fido di Gesù, affido la mia vita a Gesù? Sono in cammino dietro Gesù, anche se faccio il ridicolo qualche volta? O sono seduto guardando come fanno gli altri, guardando la vita o sono seduto con l’anima ‘seduta’ – diciamo così – con l’anima chiusa per l’amarezza, la mancanza di speranza?».