Vita Chiesa
Papa Francesco, Messa: il cristiano per «andare avanti» deve «abbassarsi»
Nella festa dell’Esaltazione della Croce, il Pontefice ha quindi messo in guardia dal diavolo che ci incanta e poi ci porta alla rovina. Guardarci dalle tentazioni del male che ci seduce per poi rovinarci. Papa Francesco ha svolto l’omelia partendo dalle Letture del giorno in cui, ha osservato, il protagonista è il serpente. La Genesi, ha detto, ci mostra che il serpente è il più astuto, «è un incantatore, e anche ha la capacità di fascino», di affascinarti. La Bibbia, ha proseguito, anche ci dice che «è un bugiardo, è un invidioso, perché per l’invida del diavolo, del serpente, è entrato il peccato nel mondo». E questa capacità di seduzione ci rovina: «Ti promette tante cose ma all’ora di pagare paga male, è un cattivo pagatore». Gesù, invece, «è venuto per prendere su di sé tutti i nostri peccati e Lui è diventato il più grande peccatore senza averne fatto alcuno. E Paolo ci dice: ‘Lui si è fatto peccato per noi’, riprendendo la figura ‘Lui si è fatto serpente’. Lui si è fatto peccato per salvarci, questo significa il messaggio della liturgia della Parola di oggi, il percorso di Gesù».
Gesù, ha detto Francesco, «annientò se stesso, si è fatto peccato per noi, Lui che non conosceva peccato». Questo, ha commentato, «è il mistero, possiamo dire: ‘Si è fatto come un serpente’, brutto»: «Quando guardiamo Gesù sulla Croce, ma ci sono bei dipinti, ma la realtà è un’altra: era strappato tutto, insanguinato dai nostri peccati. Questa è la strada che Lui ha preso per vincere il serpente nel suo campo. Guardare la Croce di Gesù, ma non quelle croci artistiche, ben dipinte: guardare la realtà, cosa era la croce in quel tempo. E guardare il suo percorso e a Dio, che annientò se stesso, si abbassò per salvarci. Anche questa è la strada del cristiano». «Se un cristiano vuole andare avanti sulla strada della vita cristiana deve abbassarsi, come si è abbassato Gesù», ha ammonito il Papa: «È la strada dell’umiltà, sì, ma anche di portare su di sé le umiliazioni come le ha portate Gesù». Nella festa dell’Esaltazione della Croce, il Papa ha quindi chiesto la grazia alla Madonna di «piangere d’amore, di piangere di gratitudine perché il nostro Dio tanto ci ha amato che ha inviato il suo Figlio» ad «abbassarsi e annientarsi per salvarci».