Vita Chiesa
Papa Francesco: “L’estremismo dell’amore è l’unico estremismo cristiano”. Nella Messa preghiera per i malati di coronavirus
“Chi ama Dio non ha nemici”, ha sottolineato il Papa; il culto a Dio è il contrario dell’odio. Questa è rivoluzione di Gesù, la più grande della storia: dal lamento all’amore. “Scegliamo oggi l’amore, anche se costa, anche se va controcorrente. Non lasciamoci condizionare dal pensiero comune, non accontentiamoci di mezze misure. Accogliamo la sfida di Gesù, la sfida della carità. Saremo veri cristiani e il mondo sarà più umano”.
Saremo giudicati sull’amore, ha ricordato il Papa: “accogliamo la sfida della carità – ha aggiunto – saremo veri cristiani e il mondo sarà più umano”.
“Il culto a Dio è il contrario della cultura dell’odio”. Lo ha ribadito il Papa, nell’omelia della messa celebrata a Corso Vittorio Emanuele II, davanti a migliaia di persone. “E la cultura dell’odio si combatte contrastando il culto del lamento”, la proposta di Francesco, che ha denunciato: “Quante volte ci lamentiamo per quello che non riceviamo, per quello che non va! Gesù sa che tante cose non vanno, che ci sarà sempre qualcuno che ci vorrà male, anche qualcuno che ci perseguiterà. Ma ci chiede solo di pregare e amare. Ecco la rivoluzione di Gesù, la più grande della storia: dal nemico da odiare al nemico da amare, dal culto del lamento alla cultura del dono. Se siamo di Gesù, questo è il cammino!”. La logica di Gesù, è “perdente agli occhi del mondo”, dove “prevale la logica della forza e sembra che ognuno pensi a sé”, ma è “vincente agli occhi di Dio”, come ci insegna San Paolo.
Nel corso della celebrazione, al momento della preghiera dei fedeli è stata letta anche una preghiera per le persone affette da coronavirus.