Papa Francesco
Papa Francesco: il mondo ha bisogno di economie più “illuminate”
Papa Francesco in un messaggio inviato ai partecipanti alla alla 5ª edizione del Festival Nazionale dell`Economia Civile
Oggi si avverte un urgente “bisogno di un`economia nuova e ‘illuminata’, per affrontare il cambiamento d`epoca e le temibili sfide che abbiamo di fronte”. Sfide che comprendono, in particolare, “quella della povertà cioè delle diseguaglianze in un modello economico che produce scarti e scartati, e quella dell`emergenza climatica che mette a rischio il nostro futuro sul pianeta”. Lo scrive Papa Francesco in un messaggio inviato ai partecipanti alla alla 5ª edizione del Festival Nazionale dell`Economia Civile.
Il Papa nel suo messaggio chiede “una visione più profonda, ispirata all`ecologia integrale”, la quale può fa capire che “alla radice di questi disordini che destabilizzano la convivenza a tutte le latitudini c`è un problema di impoverimento di senso del vivere”.
“L`Economia civile ha molti strumenti per affrontare questi problemi, per inquadrarli nel modo corretto e offrire piste di risposta. Perché ciò sia sempre più comune ed efficace, bisogna superare riduzionismi e luoghi comuni”.
Da qui la necessità di un approfondimento di “un`antropologia dove la persona – scrive ancora Francesco nel suo messaggio – è capace di dono e di quella superiore forma di razionalità che è l`intelligenza sociale, fatta di fiducia e cooperazione”.
Il Papa ricorda poi che già oggi esiste una “ricca diversità di forme di impresa” che deve “vedere crescere il numero di quegli imprenditori più ‘ambiziosi’, che non guardano semplicemente al profitto ma anche all`impatto sociale e ambientale. Questa economia ‘illuminata’ – conclude Papa Francesco – ha bisogno di direzioni di largo respiro, che aiutino la nostra società e percorrere la via del ben vivere e della generatività, e di una politica, anche economica, arricchita dalla partecipazione, dalla cittadinanza attiva e dalle scelte responsabili dei cittadini, nella logica della sussidiarietà che è il fondamento della democrazia”.