Vita Chiesa

Papa Francesco e Putin, un’ora di colloquio «molto sostanzioso e interessante»

È cominciata alle 14.20, con un’ora di ritardo sull’orario previsto (come era gia successo nei due precedenti incontri), l’udienza del Papa al presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin. Appena arrivato al Cortile del Belvedere, un quarto d’ora circa prima, Putin ha stretto la mano al prefetto della Casa Pontificia, mons. Georg Gänswein, che gli ha fatto da anfitrione all’interno del palazzo apostolico, preceduto dal corteo della delegazione russa scortato dalle Guardie Svizzere Pontificie, dopo il picchetto d’onore al Cortile del Belvedere, luogo di arrivo della limousine del presidente russo e delle auto del corteo presidenziale. Nella Sala del Tronetto, prima di entrare nella biblioteca privata, il Santo Padre è andato incontro al presidente Putin, che lo attendeva da solo, per stringergli la mano e salutarlo con un «benvenuto».

Poi l’inizio del colloquio privato, al riparo delle telecamere, all’inizio del quale il Papa è apparso disteso e sorridente. Nel frattempo, il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, ha accolto la delegazione russa.

«Grazie per il tempo che mi hai dedicato. È stato un discorso molto sostanzioso, interessante». Lo ha detto al Papa il presidente della Federazione russa, al termine dell’udienza con Papa Francesco, subito dopo lo scambio dei doni. Lo ha riferito il «pool» di giornalisti ammessi a seguire l’udienza, rendendo noto che il Santo Padre ha donato a Putin un’acquaforte del 1739: «Così non ti dimentichi di Roma», ha detto rivolgendosi al presidente russo, a proposito del soggetto dell’opera. L’altro dono del Papa al capo di Stato russo è un medaglione commemorativo del centenario della prima guerra mondiale. Putin, da parte sua, ha donato al Pontefice una icona molto grande dei Santi Pietro e Paolo: «Voi li festeggiate il 29 giugno, noi li festeggiamo il 12 luglio», il commento del presidente. 

L’altro dono di Putin al Papa è un film del regista russo Andrei Konchalovski, ancora non uscito, su Michelangelo, dal titolo «Il peccato», insieme ad un relativo libro con le foto scattate durante le riprese. «È uno dei nostri registi più famosi», le parole pronunciate da Putin e riferite dal «pool».

Al termine dell’incontro, Papa Francesco ha regalato al presidente russo una copia del Messaggio per la Giornata mondiale per la pace di quest’anno – «l’ho firmato per lei oggi», ha detto a Putin a proposito della prassi che usa per tutti i Capi di Stato – insieme al documento di Abu Dhabi, alla Gaudete et Exsultate e all’esortazione apostolica a conclusione del Sinodo dei giovani.

La giornata della delegazione russa – di cui fanno parte anche il ministro degli Esteri, Sergey Lavrov, e quello dell’Industria, Denis Manturov – si chiuderà con una cena di lavoro a Villa Madama offerta dal premier Conte, a cui si uniranno altri esponenti del governo, tra cui i vice-premier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, e il capo della diplomazia, Enzo Moavero Milanesi. Il volo di ritorno per Mosca è previsto alle 22 dall’aeroporto di Fiumicino.