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Papa Francesco, Angelus: siamo creati per essere felici

Non ha un altro modo Gesù, per confermare i suoi Discepoli nella fede, che mostrare loro “un anticipo della sua gloria”. Le folle si sono diradate perché il Messia non è come se lo aspettavano, e anche gli Apostoli non hanno capito perché il Maestro abbia annunciato loro di dover morire. Per questo, ha spiegato Papa Francesco all’Angelus della seconda domenica di Quaresima, Gesù decide di salire sul monte con Pietro, Giacomo e Giovanni e di trasfigurarsi davanti a loro. In questo modo, osserva Francesco, Gesù si rivela “come l’icona perfetta del Padre, l’irradiazione della sua gloria” e la presenza al suo fianco di Mosè ed Elia, a rappresentare la Legge e i Profeti, dimostra in modo plastico che “tutto e comincia e finisce in Gesù”.