Vita Chiesa
Papa Francesco, Angelus: «Quaresima tempo di combattimento contro il male»
E mentre attraversiamo il «deserto» quaresimale, «teniamo lo sguardo rivolto alla Pasqua, che è la vittoria definitiva di Gesù contro il Maligno, contro il peccato e contro la morte». Ecco allora il significato della prima domenica di Quaresima: «Rimetterci decisamente sulla strada di Gesù, la strada che conduce alla vita. Guardare Gesù, cosa ha fatto Gesù, e andare con Lui». Questa strada di Gesù, ha sottolineato, «passa attraverso il deserto. Il deserto è il luogo dove si può ascoltare la voce di Dio e la voce del tentatore. Nel rumore, nella confusione questo non si può fare; si sentono solo le voci superficiali». Invece «nel deserto possiamo scendere in profondità, dove si gioca veramente il nostro destino, la vita o la morte». E come sentiamo la voce di Dio? «La sentiamo nella sua Parola. Per questo è importante conoscere le Scritture, perché altrimenti non sappiamo rispondere alle insidie del maligno. E qui vorrei ritornare sul mio consiglio di leggere ogni giorno il Vangelo». Il deserto quaresimale «ci aiuta a dire no alla mondanità, agli ‘idoli’, ci aiuta a fare scelte coraggiose conformi al Vangelo e a rafforzare la solidarietà con i fratelli».
Il Pontefice ha invitato a entrare «nel deserto senza paura, perché non siamo soli: siamo con Gesù, con il Padre e con lo Spirito Santo. Anzi, come fu per Gesù, è proprio lo Spirito Santo che ci guida nel cammino quaresimale, quello stesso Spirito sceso su Gesù e che ci è stato donato nel Battesimo». La Quaresima, perciò, è «un tempo propizio che deve condurci a prendere sempre più coscienza di quanto lo Spirito Santo, ricevuto nel Battesimo, ha operato e può operare in noi». E alla fine dell’itinerario quaresimale, nella Veglia pasquale, «potremo rinnovare con maggiore consapevolezza l’alleanza battesimale e gli impegni che da essa derivano». Prima di recitare l’Angelus il Papa ha affidato a Maria la settimana di Esercizi Spirituali, che ha avuto inizio ieri pomeriggio, e alla quale Francesco prende parte insieme ai suoi collaboratori della Curia Romana: «Pregate perché in questo ‘deserto’ che sono gli Esercizi possiamo ascoltare la voce di Gesù e anche correggere tanti difetti che tutti noi abbiamo, e fare anche fronte alle tentazioni che ogni giorno ci attaccano. Vi chiedo pertanto di accompagnarci con la vostra preghiera».
«La Quaresima è un cammino di conversione che ha come centro il cuore. Il nostro cuore deve convertirsi al Signore». Lo ha evidenziato, ieri, Papa Francesco dopo l’Angelus, spiegando così l’idea di regalare a coloro che erano presenti in piazza San Pietro un piccolo libretto tascabile dal titolo «Custodisci il cuore». «Questo libretto raccoglie alcuni insegnamenti di Gesù e i contenuti essenziali della nostra fede, come ad esempio i sette Sacramenti, i doni dello Spirito Santo, i dieci comandamenti, le virtù, le opere di misericordia, eccetera», ha detto. A distribuirlo sono stati i volontari, tra i quali «ci sono numerose persone senzatetto, che sono venute in pellegrinaggio. E come sempre anche oggi qui in piazza coloro che sono nel bisogno sono loro stessi a portarci una grande ricchezza: la ricchezza della nostra dottrina, per custodire il cuore. Prendete un libretto per ciascuno e portatelo con voi, come aiuto per la conversione e la crescita spirituale, che parte sempre dal cuore: lì dove si gioca la partita delle scelte quotidiane tra bene e male, tra mondanità e Vangelo, tra indifferenza e condivisione». «L’umanità ha bisogno di giustizia, di pace, di amore e potrà averle solo ritornando con tutto il cuore a Dio, che è la fonte di tutto questo», ha concluso chiedendo di pregare per lui «specialmente in questa settimana degli Esercizi».