Vita Chiesa

Papa Francesco, Angelus: l’amore tra l’uomo e la donna è una buona strada per vivere il Vangelo

Commentando la pagina evangelica sul miracolo delle nozze di Cana, Francesco ha spiegato che i miracoli «sono segni straordinari che accompagnano la predicazione della Buona Notizia e hanno lo scopo di suscitare o rafforzare la fede in Gesù. Nel miracolo compiuto a Cana, possiamo scorgere un atto di benevolenza da parte di Gesù verso gli sposi, un segno della benedizione di Dio sul matrimonio». Per il Papa, «’amore tra l’uomo e la donna è quindi una buona strada per vivere il Vangelo, cioè per incamminarsi con gioia sul percorso della santità». Ma il miracolo di Cana, la precisazione del Pontefice, non riguarda solo gli sposi. «Ogni persona umana è chiamata ad incontrare il Signore nella sua vita. La fede cristiana è un dono che riceviamo col Battesimo e che ci permette di incontrare Dio. La fede attraversa tempi di gioia e di dolore, di luce e di oscurità, come in ogni autentica esperienza d’amore».

«Il racconto delle nozze di Cana  – ha detto ancora il Papa – ci invita a riscoprire che Gesù non si presenta a noi come un giudice pronto a condannare le nostre colpe, né come un comandante che ci impone di seguire ciecamente i suoi ordini; si manifesta come Salvatore dell’umanità, come fratello, come il nostro fratello maggiore, Figlio del Padre». Gesù, le parole di Francesco, «si presenta come Colui che risponde alle attese e alle promesse di gioia che abitano nel cuore di ognuno di noi». Di qui l’invito a chiedersi: «Davvero conosco il Signore così? Lo sento vicino a me, alla mia vita? Gli sto rispondendo sulla lunghezza d’onda di quell’amore sponsale che Egli manifesta ogni giorno a tutti, a ogni essere umano?». Si tratta «di rendersi conto che Gesù ci cerca e ci invita a fargli spazio nell’intimo del nostro cuore. E in questo cammino di fede con Lui non siamo lasciati soli: abbiamo ricevuto il dono del Sangue di Cristo». «Al posto dell’acqua usata per la purificazione rituale, abbiamo ricevuto il Sangue di Gesù, versato in modo sacramentale nell’Eucaristia e in modo cruento nella Passione e sulla Croce» e i sacramenti «infondono in noi la forza soprannaturale e ci permettono di assaporare la misericordia infinita di Dio». Dal Pontefice l’augurio che Maria, «modello di meditazione delle parole e dei gesti del Signore», ci aiuti «a riscoprire con fede la bellezza e la ricchezza dell’Eucaristia e degli altri sacramenti» per «innamorarci sempre di più del Signore» diventando «così suoi testimoni nel mondo».