Vita Chiesa

Papa Francesco: Angelus, «custodire e proteggere la vita umana dall’inizio fino al suo naturale termine»

“Il mondo ha bisogno di cristiani che si lasciano smuovere, che non si stancano di camminare per le strade della vita, per recare a tutti la consolante parola di Gesù”, l’invito: “Ogni battezzato ha ricevuto la vocazione all’annuncio – annunciare qualcosa, annunciare Gesù -, la vocazione alla missione evangelizzatrice: annunciare Gesù!”. “Le parrocchie e le diverse comunità ecclesiali sono chiamate a favorire l’impegno di giovani, famiglie e anziani, affinché tutti possano fare un’esperienza cristiana, vivendo da protagonisti la vita e la missione della Chiesa”, la tesi di Francesco, che si è soffermato su un requisito essenziale per il cristiano: lo stupore. “La capacità di stupirsi delle cose che ci circondano favorisce l’esperienza religiosa e rende fecondo l’incontro con il Signore”, ha  spiegato il Papa: “Al contrario, l’incapacità di stupirci rende indifferenti e allarga le distanze tra il cammino di fede e la vita di ogni giorno”.

“Mi associo al Messaggio dei vescovi ed auspico che questa Giornata sia un’occasione per rinnovare l’impegno di custodire e proteggere la vita umana dall’inizio fino al suo naturale termine”. Lo ha detto il Papa, al termine dell’Angelus di ieri, nel giorno in cui la Chiesa ha celebrato la Giornata della vita consacrata. “È necessario contrastare ogni forma di violazione della dignità, anche quando è in gioco la  tecnologia o l’economia, spalancando le porte a nuove forme di fraternità solidale”, l’auspicio di Francesco. “Vorrei che tutti noi insieme in piazza pregassimo per i consacrati e le consacrate che fanno tanto lavoro e tante volte di nascosto”, l’appello finale del Papa.