Vita Chiesa

Papa Francesco, all’Angelus: nessuno è escluso dal percorrere la strada della conversione

«La liturgia di oggi – ha proseguito – ci ripete, con le parole di Giovanni, che occorre convertirsi, bisogna cambiare direzione di marcia e intraprendere la strada della giustizia, della solidarietà, della sobrietà: sono i valori imprescindibili di una esistenza pienamente umana e autenticamente cristiana. Convertitevi! È la sintesi del messaggio del Battista». E la liturgia «ci aiuta a riscoprire una dimensione particolare della conversione: la gioia». «Oggi ci vuole coraggio a parlare di gioia – sottolineato Francesco -, ci vuole soprattutto fede! Il mondo è assillato da tanti problemi, il futuro gravato da incognite e timori. Eppure il cristiano è una persona gioiosa, e la sua gioia non è qualcosa di superficiale ed effimero, ma di profondo e stabile, perché è un dono del Signore che riempie la vita».

Dopo la preghiera Papa Francesco ha ricordato la Conferenza sul clima appena conclusa a Parigi «con l’adozione di un accordo da molti definito storico». «La sua attuazione – ha proseguito – richiederà un corale impegno e una generosa dedizione da parte di ciascuno. Auspicando che venga garantita una particolare attenzione alle popolazioni più vulnerabili, esorto l’intera comunità internazionale a proseguire con sollecitudine il cammino intrapreso, nel segno di una solidarietà che diventa sempre più fattiva».

Un pensiero è poi andato alla Conferenza ministeriale dell’Organizzazione internazionale del commercio che inizierà a Nairobi il 15 dicembre: «mi rivolgo ai Paesi che vi parteciperanno, affinché le decisioni che saranno prese tengano conto dei bisogni dei poveri e delle persone più vulnerabili, come anche delle legittime aspirazioni dei Paesi meno sviluppati e del bene comune dell’intera famiglia umana». Oggi in tutte le cattedrali del mondo, ha aggiunto, «si apriranno le Porte Sante, perché il Giubileo della misericordia possa essere vissuto pienamente nelle Chiese particolari»: «Auspico che questo momento forte stimoli tanti a farsi strumenti della tenerezza di Dio. Come espressione delle opere di misericordia, saranno aperte anche le ‘Porte della Misericordia’ nei luoghi di disagio e di emarginazione». A questo proposito, ha sottolineato il Papa, «saluto i detenuti delle carceri di tutto il mondo, specialmente quelli del carcere di Padova, che oggi sono uniti a noi spiritualmente per questo momento di preghiera, e li ringrazio per il dono del concerto».