Vita Chiesa

Papa Francesco: all’Acr, condividete la gioia con i nonni

«Sì, ragazzi, il nostro Padre ci è sempre fedele e non smette un istante di volerci bene, di seguire i nostri passi e anche di rincorrerci quando ci allontaniamo un po’», ha assicurato Francesco: «per questo nel cuore del cristiano c’è sempre la gioia». «Il Natale si avvicina e sono contento di incontrarvi per questo momento gioioso, in cui ci scambiamo gli auguri», ha esordito il Papa ringraziandoli per la visita e salutandoli «con affetto». «Voi provenite da diverse diocesi italiane, in rappresentanza dell’Azione Cattolica Ragazzi», ha proseguito Francesco: «attraverso di voi, desidero far arrivare il mio saluto e il mio augurio natalizio all’intera famiglia dell’Azione Cattolica Italiana». «La nascita di Gesù è annunciata come una grande gioia, originata dalla scoperta che Dio ci ama e, attraverso la nascita di Gesù, si è fatto vicino a noi per salvarci», ha ricordato il Papa:  «Siamo amati da Dio. Che cosa meravigliosa!».

La gioia, ha detto il Papa, «si moltiplica condividendola», va «accolta come un dono» e «chiede di essere testimoniata in tutte le nostre relazioni: in famiglia, a scuola, in parrocchia, dappertutto». «In questo voi ragazzi dell’Azione Cattolica siete aiutati dal vostro cammino formativo, che quest’anno ha come slogan ‘CIRCOndati di gioia’», ha sottolineato Francesco, secondo il quale «è suggestiva questa metafora del circo, che è un’esperienza di fraternità, di gioia e di vita nomade». «L’immagine del circo può aiutarvi a sentire la comunità cristiana e il gruppo nel quale siete inseriti come delle realtà missionarie, che si muovono di paese in paese, di strada in strada ‘CIRCOndando’ di gioia quanti incontrate ogni giorno», il consiglio del Papa. «Annunciando a tutti l’amore e la tenerezza di Gesù, diventate apostoli della gioia del Vangelo», l’invito.

La gioia è «contagiosa», e «va condivisa con tutti, ma in modo speciale con i nonni». È il «compito» assegnato dal Papa ai ragazzi dell’Acr. «Parlate spesso con i vostri nonni; anche loro hanno questa gioia contagiosa», l’invito di Francesco: «Domandate a loro tante cose, ascoltateli, loro hanno la memoria della storia, l’esperienza della vita, e per voi questo sarà un grande dono che vi aiuterà nel vostro cammino. Anche loro hanno bisogno di ascoltarvi, di capire le vostre aspirazioni, le vostre speranze». «Ecco il compito: parlare con i nonni, ascoltare i nonni», ha ripetuto il Papa: «Gli anziani hanno la sapienza della vita». «Contagioso è anche il vostro impegno per la pace», ha proseguito Francesco a proposito del tema scelto per l’anno associativo: «Anche quest’anno avete voluto legare la parola ‘pace’ alla parola ‘solidarietà’, con un’iniziativa in favore dei vostri coetanei di un quartiere disagiato di Napoli». «È un buon gesto, che indica lo stile con cui voi volete annunciare il volto di Dio che è amore», l’apprezzamento del Papa: «Il Signore benedica questo vostro progetto di bene!». Prima degli auguri di Natale un saluto agli educatori, agli assistenti e ai responsabili nazionali dell’Azione Cattolica, ringraziati «per l’impegno con cui si dedicano alla vostra educazione cristiana».

In precedenza alcuni ragazzi, in rappresentanza del «popolo» dell’Acr, avevano porto al Papa gli auguri di Buon Natale, ma anche quelli di Buon Compleanno.. «Siamo molto felici di essere qui con te!», il saluto dei ragazzi: «Ti portiamo i saluti dei nostri amici dell’Acr di tutta Italia e anche del mondo, quelli delle nostre famiglie e delle nostre diocesi. Vogliamo anche farti gli auguri per i tuoi ottant’anni. Diciamo grazie al Signore per averti chiamato ad essere Papa e diciamo grazie a te perché ci indichi sempre Gesù come Colui che ci ama e ci riempie di gioia». «Stiamo scoprendo che la missione della Chiesa è proprio quella di portare a tutti la gioia del Vangelo», hanno detto i ragazzi a proposito del cammino percorso in questo anno associativo: «È la missione di ciascuno di noi. E sei proprio tu il nostro esempio: ogni giorno ci insegni che aiutare gli altri, specialmente i più poveri, anche con un piccolo gesto, può riempire la nostra giornata di gioia. Noi cerchiamo di farlo nelle cose che viviamo ogni giorno: a scuola, in famiglia, nei luoghi del tempo libero. Ma soprattutto, ogni anno ci impegniamo ad essere apostoli di gioia cercando la Pace». «Insieme agli adulti e ai giovani di tutta l’Associazione, vogliamo cercare di donare un sorriso a chi è meno fortunato di noi»: con queste parole i ragazzi dell’Acr hanno illustrato la loro iniziativa «Costruiamo la pace», un progetto nato dalla collaborazione con la cooperativa sociale «Il Tappeto di Iqbal», una realtà che da oltre dieci anni opera nel quartiere Barra, alla periferia di Napoli, per strappare i ragazzi dalle mani della criminalità organizzata. «Sognano di poter collocare un tendone da circo nel cuore del quartiere, perché diventi un simbolo di bellezza, di speranza e di coraggio. E noi vogliamo aiutare questo sogno a diventare realtà!». Infine appuntamento al 29 aprile in piazza San Pietro, per far festa insieme al Papa per i 150 dell’Azione Cattolica: «Ti aspettiamo!».