Vita Chiesa

Papa Francesco: alla Roaco (Chiese orientali), «accogliere i cristiani che soffrono»

La Roaco è attiva dal 1968 per sostenere le attività pastorali, educative ed assistenziali e i bisogni delle Chiese, orientali e latina. Il Papa ha esortato anche le comunità ad accogliere «nei luoghi dove giungono» i cristiani orientali «costretti ad emigrare»: «non importa se cattolici, ortodossi e protestanti». «Possano continuare a vivere secondo la tradizione ecclesiale loro propria», ha detto.

L’assemblea di questi giorni è stata dedicata alla formazione dei seminaristi e dei sacerdoti: «Siamo consapevoli infatti della scelta di radicalità espressa da molti di loro e dalla eroicità della testimonianza di dedizione a fianco delle loro comunità spesso molto provate – ha affermato il Papa -. Ma siamo pure coscienti delle tentazioni che si possono incontrare, come la ricerca di uno status sociale riconosciuto al consacrato in alcune aree geografiche, o un modo di esercitare il ruolo di guida secondo criteri di affermazione umana o secondo schemi della cultura e dell’ambiente». Perciò ha invitato la Congregazione per le Chiese orientali e le agenzie a continuare a «sostenere i progetti e le iniziative che edificano in modo autentico l’essere Chiesa», alimentando «lo stile di prossimità evangelica» nei vescovi, nei seminaristi e nei sacerdoti. «Le Chiese orientali – ha sottolineato Papa Francesco – custodiscono tante venerate memorie, chiese, monasteri, luoghi di santi e sante: essi vanno custoditi e conservati, anche grazie al vostro aiuto, favorendo così il pellegrinaggio alle radici della fede. Ma quando non è possibile riparare o mantenere le strutture, dobbiamo continuare ad essere tempio vivo del Signore».