Vita Chiesa
Papa Francesco ai Domenicani: «Siate artigiani di opere buone in una società liquida»
![](https://www.toscanaoggi.it/wp-content/uploads/2017/01/Papa-Francesco-ai-Domenicani-Siate-artigiani-di-opere-buone-in-una-societa-liquida.png)
«La tendenza alla ricerca di novità propria dell’essere umano trova l’ambiente ideale nella società dell’apparire, nel consumo, in cui spesso si riciclano cose vecchie, ma l’importante è farle apparire come nuove, attraenti, accattivanti. Anche la verità è truccata. Ci muoviamo nella cosiddetta ‘società liquida’, senza punti fissi, scardinata, priva di riferimenti solidi e stabili; nella cultura dell’effimero, dell’usa-e-getta». Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia della messa per l’VIII Centenario dei Domenicani celebrata oggi nella basilica di San Giovanni in Laterano.
«Di fronte a questo ‘carnevale’ mondano – ha aggiunto – risalta nettamente lo scenario opposto, che troviamo nelle parole di Gesù appena ascoltate: ‘rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli’ (Mt 5,16). E come avviene questo passaggio dalla superficialità pseudo-festosa alla glorificazione? Avviene grazie alle opere buone di coloro che, diventando discepoli di Gesù, sono diventati ‘sale’ e ‘luce’».
Per Francesco, «in mezzo al ‘carnevale’ di ieri e di oggi, questa è la risposta di Gesù e della Chiesa, questo è l’appoggio solido in mezzo all’ambiente ‘liquido’: le opere buone che possiamo compiere grazie a Cristo e al suo Santo Spirito, e che fanno nascere nel cuore il ringraziamento a Dio Padre, la lode, o almeno la meraviglia e la domanda: ‘perché?’, ‘perché quella persona si comporta così?’: l’inquietudine del mondo di fronte alla testimonianza del Vangelo».
«Se il sale perde il sapore non serve più a niente. Guai al sale che perde il sapore! Guai a una Chiesa che perde il sapore! Guai a un prete, a un consacrato, a una Congregazione che perde il sapore!». È il monito di Papa Francesco. «Oggi – ha proseguito – noi rendiamo gloria al Padre per l’opera che san Domenico, pieno della luce e del sale di Cristo, ha compiuto ottocento anni or sono; un’opera al servizio del Vangelo, predicato con la parola e con la vita; un’opera che, con la grazia dello Spirito Santo, ha fatto sì che tanti uomini e donne siano stati aiutati a non disperdersi in mezzo al ‘carnevale’ della curiosità mondana, ma invece abbiano sentito il gusto della sana dottrina, il gusto del Vangelo, e siano diventati, a loro volta, luce e sale, artigiani di opere buone».