Vita Chiesa
Papa Francesco: ai battezzati, «il pianto di un bambino è la voce di Dio»
Infatti, ha spiegato, «è dire a Dio: ‘Ma, custodisci il mio bambino, la mia bambina per il futuro’. Nel bambino, nella bambina ci sono le speranze nostre, lì; noi diamo loro una fiaccola di fede, di vita e loro la porteranno avanti ai loro figli, ai loro nipoti… E così è la vita». E nel battesimo, «voi avete dato la fede, avete trasmesso la fede mediante il Sacramento, ma dopo tanti anni loro faranno lo stesso con i loro figli, e così la fede dal tempo di Gesù a oggi è come una catena che viene trasmessa dai genitori. E questa è una bella responsabilità, eh? Non dimenticate mai il giorno del Battesimo, non dimenticate mai!».
Il Papa ha poi chiesto: «Quanti di voi sapete il giorno del vostro battesimo? No, non dite niente, non dite niente… Ma, se non lo sapete, andate a cercarlo: chiamate la zia, la mamma, la madrina: ‘Ma, quando sono stato battezzato? Quando sono stato battezzato?’, perché è un giorno di festa, quello: è il giorno dove noi abbiamo trovato, incontrato Gesù», per la prima volta. E «questo è il compito per casa. Quando io sono stato battezzato? E quello è bello, è bello! Io – ha ricordato Francesco – sono stato battezzato il giorno di Natale, proprio! Otto giorni dopo la mia nascita, proprio lì, perché in quel tempo c’era l’abitudine – almeno, in Argentina – di battezzare il bambino otto giorni dopo la nascita, no? Ma, ricordate sempre questo». Il Pontefice ha assicurato di «pregare per i presenti»: «Che abbiate gioia, gioia con questi bambini, eh? La gioia nella casa, la gioia nella speranza, tante gioie». Infine, dopo aver chiesto di pregare per lui, perché, ha detto ne «ho bisogno», ha voluto fare una precisazione: «I bambini piangono, fanno rumore, vanno da una parte e dall’altra… e a me dà tanto fastidio quando in chiesa un bambino piange e la gente vuol che se ne vada fuori: no! È la migliore predica! Il pianto di un bambino è la voce di Dio! Eh? Mai, mai cacciarli via dalla Chiesa: davvero! Grazie tante!»