Vita Chiesa

Papa Francesco: a moderatore Chiesa di Scozia, cristiani perseguitati ci impongono di andare avanti verso l’unità

«Penso, in particolare, ai cristiani che oggi incontrano gravi prove, perché soffrono e sono perseguitati per il nome di Gesù. Confessano la fede, giungono al martirio, sono in tanti a portare una croce pesante. La loro testimonianza ci impone di andare avanti, con amore e coraggio, fino alla fine». All’«ecumenismo del sangue» è dedicato il passaggio più forte del discorso che papa Francesco ha rivolto questa mattina al reverendo Derek Browning, moderatore della Chiesa di Scozia.

«Il nostro dialogo – ha detto Francesco – proteso alla piena unità, la nostra testimonianza e il nostro servizio comune, il nostro impegno a pregare gli uni per gli altri e a superare le ferite del passato sono risposte dovute anche a loro, all’interno di questo grande ‘noi’ della fede». Il Papa ha sottolineato come l’udienza di questa mattina avviene in prossimità del quinto centenario della Riforma alla cui commemorazione il Papa partecipò un anno fa a Lund (in Svezia). «Ringraziamo il Signore – ha detto – per il grande dono di essere giunti a vivere quest’anno da veri fratelli, non più da rivali, dopo troppi secoli di estraneità e conflitto. Ciò è stato reso possibile, per grazia di Dio, dal cammino ecumenico, che ha permesso l’intensificarsi della comprensione, della fiducia e della collaborazione concreta tra noi. La reciproca purificazione della memoria è uno dei frutti più significativi di questo cammino che ci accomuna. Se è vero che il passato in sé è inalterabile, è anche vero che oggi ci comprendiamo finalmente a partire dallo sguardo di Dio su di noi: siamo anzitutto suoi figli, rinati in Cristo nello stesso Battesimo, e perciò fratelli. Per tanto tempo ci siamo osservati a distanza con uno sguardo ‘troppo umano’, nutrendo sospetti, con la prospettiva rivolta alle differenze e agli sbagli e il cuore teso a recriminare sui torti subiti». Papa Francesco ha quindi espresso la sua preghiera e speranza affinché «il cammino verso l’unità visibile continui ogni giorno e porti ricchi frutti in futuro, com’è stato nel recente passato».