Vita Chiesa

Papa Francesco: a donatori albero e presepe, «nei migranti sui barconi rivediamo l’esperienza dolorosa di Gesù»

Ricevendo, in Aula Paolo VI, le delegazioni provenienti da Malta e dal Trentino per il dono del presepio e dell’albero di Natale allestiti in piazza San Pietro, che verranno inaugurati questo pomeriggio alle 16.30, Francesco ha rivolto «un pensiero speciale» ai bambini che hanno decorato l’albero, con il  sostegno della «Fondazione Lene Thun» che anima i laboratori di ceramico-terapia in diversi ospedali. «Le sfere colorate che avete creato raffigurano i valori della vita, dell’amore e della pace  che il Natale di Cristo ogni anno viene a riproporci», le parole del Papa: «Il presepe collocato in Piazza San Pietro, opera dell’artista di Gozo Manwel Grech, riproduce il paesaggio maltese, ed è completato dalla tradizionale croce di Malta e dal ‘luzzu’, tipica imbarcazione maltese, che richiama anche la triste e tragica realtà dei migranti sui barconi diretti verso l’Italia». «Nell’esperienza dolorosa di questi fratelli e sorelle, rivediamo quella del bambino Gesù, che al momento della nascita non trovò alloggio e venne alla luce nella grotta di  Betlemme; e poi fu portato in Egitto per sfuggire alla minaccia di Erode. Quanti visiteranno questo  presepio saranno invitati a riscoprirne il valore simbolico, che è un messaggio di fraternità, di  condivisione, di accoglienza e di solidarietà».

«Anche i presepi allestiti nelle chiese, nelle case e in tanti luoghi pubblici – ha detto il Papa – sono un invito a far posto nella nostra vita e nella società a Dio, nascosto nel volto di tante persone che sono in condizioni di disagio, di povertà e di tribolazione». «L’albero di Natale posto accanto al presepe – ha ricordato Francesco – proviene dai boschi di Scurelle, ai piedi della catena montuosa del Lagorai, contornata da un’incantevole natura, con fiori, piante e ruscelli cristallini che costeggiano i sentieri. La bellezza di quei panorami è un invito a contemplare il Creatore e a rispettare la natura, opera delle sue mani. Siamo tutti chiamati ad accostarci al creato con stupore contemplativo».  «Il presepe e l’albero – ha concluso il Papa –  formano quindi un messaggio di speranza e di amore, e aiutano a creare il clima natalizio favorevole per vivere con fede il mistero della nascita del Redentore, venuto sulla terra con semplicità e mitezza. Lasciamoci attrarre, con animo di fanciulli, davanti al presepe, perché lì si comprende la bontà di Dio e si contempla la sua misericordia, che si è fatta carne umana per intenerire i nostri sguardi».

Offerte per i terremotati. Le offerte che i pellegrini e turisti che visitano il presepe e l’albero di Natale in piazza San Pietro sono soliti lasciare, verranno destinate quest’anno alla ricostruzione dell’oratorio parrocchiale di Norcia, gravemente danneggiato dal terremoto. Lo annuncia il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, ricordando inoltre che l’attenzione che il Papa riserva a quanti sono in difficoltà, in particolare in un periodo come quello del Natale, si manifesta anche con la IV Edizione della Lotteria di Beneficenza per le Opere di Carità del Papa, in corso da alcune settimane con la possibilità di acquistare i tagliandi anche on line. Con l’autorizzazione dell’arcidiocesi di Spoleto-Norcia, è stato trasportato dai restauratori della Direzione dei Musei Vaticani il pinnacolo della Basilica di San Benedetto a Norcia – icona del terremoto che ha sconvolto diverse regioni dell’Italia Centrale nella seconda parte del 2016 – ed è stato deposto accanto al presepe come messaggio di condivisione e solidarietà.

Questo pomeriggio, intanto, si inaugurano l’albero e il presepe di piazza S. Pietro, con la relativa illuminazione. Dopo l’inno pontificio, l’inno Italiano e l’inno maltese, suonati dalla Banda del Corpo della Gendarmeria vaticana, il cardinale Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato, darà il benvenuto ai presenti. Poi i saluti del ministro per la Giustizia, cultura e governo locale di Malta, Owen Bonnici, e dell’arcivescovo di Malta, monsignor Charles J. Scicluna, che quest’anno donano il presepe. Monsignor Lauro Tisi, arcivescovo di Trento, dalla cui provincia viene invece l’albero, porterà quindi il suo saluto, seguito da quello di Ugo Rossi, presidente della Provincia Autonoma di Trento, e dal sindaco di Scurelle, Fulvio Ropelato. Il saluto di Peter Thun, fondatore della Fondazione Contessa Lene Thun Onlus, che ha permesso ai bambini ricoverati negli ospedali di decorare l’albero, precederà infine il saluto conclusivo di monsignor Fernando Vérgez Alzaga, segretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.