Vita Chiesa

Papa Francesco a corpo diplomatico: strage Parigi nasce da «cultura che rigetta l’altro»

Lo ha detto il Papa, che ha iniziato il tradizionale discorso di inizio d’anno al Corpo diplomatico con una parola: «Pace!», come «prezioso dono di Dio» e nello tesso tempo come «responsabilità personale e sociale». Partendo dal presepe, Francesco ha parlato di «cuore indurito dell’umanità, che fatica ad accogliere il Bambino». Segno che «c’è un indole del rifiuto che ci accomuna, che induce a non guardare al prossimo come ad un fratello da accogliere, ma a lasciarlo fuori dal nostro personale orizzonte di vita, a trasformarlo piuttosto in un concorrente, in un suddito da dominare».

È la «cultura dello scarto», che «non risparmia niente e nessuno» e dalla quale «nasce un’umanità ferita e continuamente lacerata da tensioni e conflitti di ogni sorta». Ad una «dimensione personale del rifiuto», ha spiegato il Papa, «si associa inevitabilmente una dimensione sociale», una «cultura che rigetta l’altro»: come nella strage di Parigi, in cui gli altri vengono visti come «oggetti» e l’essere umano «diventa schiavo» anche di «forme fuorviate di religione». Alla radice c’è «un cuore corrotto, incapace di vedere e operare il bene, di perseguire la pace».