Vita Chiesa

Papa Francesco: a Comitato per i congressi eucaristici, «Europa malata d’indifferenza»

Il Pontefice ha ricordato che, «nell’Europa malata d’indifferenza e attraversata da divisioni e chiusure, i cristiani rinnovano prima di tutto, di domenica in domenica, il gesto semplice e forte della loro fede: si radunano nel nome del Signore riconoscendosi fratelli». Il Papa ha indicato in particolare due «atteggiamenti che generano una cultura eucaristica»: la comunione e il servizio. «È proprio la comunione con Cristo la vera sfida della pastorale eucaristica, perché si tratta di aiutare i fedeli a comunicare con Lui presente nel Sacramento per vivere in Lui e con Lui nella carità e nella missione», ha affermato Francesco.

Riferendosi al secondo atteggiamento, il Papa ha segnalato che «la comunità eucaristica, comunicando alla sorte di Gesù Servo, diventa essa stessa ‘serva’: mangiando il ‘corpo donato’ diventa ‘corpo offerto per le moltitudini’». Ricordando che «i cristiani servono la causa del Vangelo inserendosi nei luoghi della debolezza e della croce per condividere e sanare», il Papa ha rivolto l’attenzione alle «tante situazioni nella Chiesa e nella società, su cui versare il balsamo della misericordia con opere spirituali e corporali». Il riferimento è a «famiglie in difficoltà, giovani e adulti senza lavoro, malati e anziani soli, migranti segnati da fatiche e violenze, e altre povertà». «I battezzati seminano così una cultura eucaristica facendosi servitori dei poveri, non in nome di una ideologia ma del Vangelo stesso, che diventa regola di vita dei singoli e delle comunità».