Vita Chiesa

Papa Francesco: a causa del freddo seguirà la Via Crucis da Casa Santa Marta. Le testimonianze dai paesi in guerra

Papa Francesco, specifica la nota, si unirà alla preghiera di coloro che si raccoglieranno con la diocesi di Roma al Colosseo, trasmessa in diretta da Raiuno e Tv2000.

Le meditazioni di quest’anno sono testimonianze di uomini e donne di varie regioni del mondo che vivono violenze e povertà ascoltate dal Papa durante i suoi viaggi apostolici e in altre occasioni. Gli afflitti dalle guerre e dalle ingiustizie del mondo sono ancora una volta i protagonisti della Via Crucis al Colosseo: vengono da Africa occidentale e australe, Terra Santa, Balcani, Sud e Centro America, Asia e anche Ucraina e Russia

“Echi di pace” in un mondo in preda alla “terza guerra mondiale a pezzi”. Sono le 14 stazioni della Via Crucis, che il Papa quest’anno “per via del freddo intenso di questi giorni” – come ha spiegato la Sala Stampa vaticana, seguirà nella sua residenza a Casa Santa arta, unendosi alla preghiera di coloro che si raccoglieranno con la diocesi di Roma all’Anfiteatro Flavio”. I testi proposti quest’anno per le stazioni della Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo sono testimonianze ascoltate dal Santo Padre nel corso dei sui viaggi apostolici e in altre occasioni. La raccolta è stata curata da alcuni Dicasteri della Curia Romana. Al centro delle meditazioni che ritmano il rito, il dramma del conflitto in Ucraina, che ha superato l’anno di guerra, e dei tanti altri Paesi dove ancora non cessa il fragore delle armi, ma anche la tragedia dei migranti. “Proprio dalla Terra Santa – si legge nella preghiera iniziale– si snoda stasera il cammino della croce dietro a te (Gesù, ndr). Lo percorreremo ascoltando la tua sofferenza, riflessa in quella di fratelli e di sorelle che nel mondo hanno sofferto e soffrono la mancanza di pace, lasciandoci scavare dentro da testimonianze e risonanze giunte all’orecchio e al cuore del Papa anche nel corso delle sue visite. Sono echi di pace che riaffiorano in questa ‘terza guerra mondiale a pezzi’, grida che vengono da Paesi e aree oggi dilaniati da violenze, ingiustizie e povertà. Tutti i luoghi dove si patiscono conflitti, odi e persecuzioni sono presenti nella preghiera di questo venerdì santo”.