Vita Chiesa

PAPA: DIO RIPORTA L’UMANITÀ DAL MALE ALLA GIUSTIZIA

Quello dell’umanità è, nel piano divino, un percorso che dal “male” conduce alla “giustizia”, grazie all’azione di salvezza compiuta da Cristo. E’ quanto ha sottolineato il Papa, nel orso della tradizionale udienza generale, dedicata al commento dal Cantico sulla “Passione” contenuto nella prima lettera di Pietro. E’ Gesù che “sulla Croce ha portato il peso dei peccati dell’umanità per cancellarli”, ha esordito Giovanni Paolo II, soffermandosi sulle corrispondenze tra l’inno petrino e la figura del “servo di Jahvè”, un “personaggio misterioso, interpretato dal cristianesimo in chiave messianica e cristologica, perché anticipa i particolari e il significato della Passione di Cristo”. Anche il” profilo dell’umanità”, prima della venuta di Cristo, è quella di un “gregge sbandato”, ha fatto notare il Papa, poiché solo grazie a lui “la nostra povera umanità viene strappata dalle strade deviate e perverse del male e riportata alla ‘giustizia’, cioè al bel progetto di Dio”. Gesù, ha ricordato inoltre il Santo Padre, “s’avvia verso la strada aspra della passione, senza opporti all’ingiustizia e alla violenza, senza recriminazioni e sfoghi, ma consegnando se stesso e la sua dolorosa vicenda ‘a colui che giudica con giustizia'”. Quella di Gesù, ha concluso il Pontefice, “non è, dunque, una cieca e passiva rassegnazione, ma una fiducia coraggiosa, destinata ad essere di esempio a tutti i discepoli che percorreranno la via oscura della prova e della persecuzione”. Sir