Papa Francesco
Papa: Dio non fa calcolo nostri meriti, ci ama come figli
Le parole del Santo Padre prima dell'Angelus domenicale. “Ricordatevi delle martoriata Ucraina”
Dio “non fa il calcolo dei nostri meriti, ma ci ama come figli”. Lo ha detto Papa Francesco prima di recitare l’Angelus domenicale con i fedeli e i pellegrini riuniti in piazza San Pietro.
Parlando dalla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano, ha detto: “Il Vangelo della Liturgia odierna ci presenta una parabola sorprendente: il padrone di una vigna esce dalle prime ore dell`alba fino a sera per chiamare alcuni operai ma, alla fine, paga tutti allo stesso modo, anche quelli che hanno lavorato soltanto un`ora. Sembrerebbe un`ingiustizia, ma la parabola non va letta attraverso criteri salariali; piuttosto, ci vuole mostrare i criteri di Dio, che non fa il calcolo dei nostri meriti, ma ci ama come figli”.
Quindi il Pontefice ha aggiunto: “Soffermiamoci su due azioni divine che emergono dal racconto. In primo luogo Dio esce a tutte le ore per chiamarci; in secondo luogo ripaga tutti con la stessa ‘moneta’. Anzitutto, Dio è colui che esce a tutte le ore per chiamarci. La parabola dice che il padrone ‘uscì all`alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna’, ma poi continua a uscire a varie ore della giornata fino al tramonto, per cercare quelli che nessuno aveva ancora preso a lavorare”.
“Quella di Dio è una giustizia superiore. La giustizia umana dice di ‘dare a ciascuno il suo, secondo quanto merita’, mentre la giustizia di Dio non misura l`amore sulla bilancia dei nostri rendimenti, delle nostre prestazioni o dei nostri fallimenti: Dio ci ama e basta, ci ama perché siamo figli, e lo fa con un amore incondizionato e gratuito”. Lo ha detto Papa Francesco prima dell’Angelus.
Poi il Santo Padre ha aggiunto: “Fratelli e sorelle, a volte rischiamo di avere una relazione ‘mercantile’ con Dio, puntando più sulla nostra bravura che sulla generosità della sua grazia. A volte anche come Chiesa, invece che uscire a ogni ora del giorno e allargare le braccia a tutti, possiamo sentirci i primi della classe, giudicando gli altri lontani, senza pensare che Dio ama anche loro con lo stesso amore che ha per noi”.
Il Papa ha spiegato: “E anche nelle nostre relazioni, che sono il tessuto della società, la giustizia che pratichiamo a volte non riesce a uscire dalla gabbia del calcolo e ci limitiamo a dare secondo quanto riceviamo, senza osare qualcosa in più, senza scommettere sull`efficacia del bene fatto gratuitamente e dell`amore offerto con larghezza di cuore. Chiediamoci: io cristiano, io cristiana, so uscire verso gli altri? E sono generoso verso tutti, so dare quel ‘di più’ di comprensione e perdono, come Gesù mi insegna? La Madonna ci aiuti a convertirci alla misura di Dio, quella di un amore senza misura”.
Infine, dopo la recita dell’Angelus il Pontefice ha invitato tutti a ricordare “la martoriata Ucraina e preghiamo per questo popolo che soffre tanto”.