Dio interviene con estremo vigore contro le guerre e stabilisce la pace che tutti bramano. Lo ha detto oggi il Papa, che nella tradizionale udienza generale è tornato sul tema della signoria di Dio sull’intero cosmo e sulla storia, al centro delle sue catechesi sui salmi. Commentando il Salmo 45, Giovanni Paolo II ha sottolineato che, anche negli sconvolgimenti più tremendi, è l’intervento vittorioso di Dio che dà piena sicurezza, poiché iI mondo intero e tutte le sue vicende sono sotto il supremo governo del Signore. Nonostante gli sconvolgimenti della storia che fanno fremere i popoli e scuotono i regni ha affermato il Santo Padre il fedele incontra in Sion la pace e la serenità derivanti dalla comunione con Dio. La seconda parte del salmo citato, ha fatto notare in particolare il Papa, descrive un mondo trasfigurato, in cui il Signore stesso dal suo trono in Sion interviene con estremo vigore contro le guerre e stabilisce la pace che tutti bramano. Anche il profeta Isaia, ha aggiunto il Pontefice, ha cantato la fine della corsa agli armamenti e la trasformazione degli strumenti bellici di morte in mezzi per lo sviluppo dei popoli, e nel salmo 45 si legge che Dio farà cessare le guerre sino ai confini della terra. Un invito a non cedere al timore anche nei momenti del più grande pericolo: così Giovanni Paolo II ha riassunto il salmo da lui commentato ai pellegrini polacchi, soffermandosi sull’azione di pacificazione di Dio la cui efficacia dipende però dagli uomini. Al termine dell’udienza, Giovanni Paolo II ha rivolto un saluto particolare al gruppo di handicappati di Bratislava e i membri della Società degli amici dei bambini dell’orfanatrofio Sorriso come dono, incoraggiandoli a proseguire nell’impegno in favore dei bambini abbandonati. Sir
