“L’orrendo crimine”, avvenuto giovedì mattina a Madrid, “ha scosso l’opinione pubblica mondiale. Dinanzi a tanta barbarie si resta profondamente sconvolti, e ci si chiede come l’animo umano possa giungere a concepire misfatti così esecrandi”. Lo ha detto ieri il Santo Padre, Giovanni Paolo II, affacciandosi alla finestra del suo studio nel palazzo apostolico vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in piazza San Pietro. “Nel ribadire l’assoluta condanna di simili atti ingiustificabili ha aggiunto il Pontefice – esprimo ancora una volta la mia partecipazione al dolore dei familiari delle vittime e la mia vicinanza nella preghiera ai feriti ed ai loro congiunti”. Prendendo lo spunto dal Vangelo domenicale (Luca 13, 1-9), il Papa ha sottolineato come i due tragici fatti del tempo di Gesù, la cruenta repressione di una rivolta e il crollo della torre di Siloe, ci riportino “all’attualità dei nostri giorni, segnati purtroppo da ripetute notizie di violenza e di morte”. Il Santo Padre ha poi spiegato che è “proprio poggiando sul concorde contributo di tutte le forze sane del continente europeo che si può guardare avanti con fiducia e sperare in un futuro migliore. Soprattutto coloro che credono in Dio, Creatore e Padre di tutti gli uomini, devono sentirsi impegnati ad operare per l’edificazione di un mondo più fraterno e solidale, nonostante le difficoltà e gli ostacoli che possono incontrarsi in questo doveroso e indilazionabile cammino”.Misna