Vita Chiesa

Papa: card. Ouellet, «l’attacco contro il Santo Padre è un’offesa molto seria»

(da Poznań) – «Quando c’è un attacco contro il Santo Padre, è un esempio molto brutto e un’offesa molto seria. Non è una risposta positiva ed è anche un attacco ingiusto». Lo ha detto il cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i vescovi, parlando ai giornalisti a margine dell’assemblea plenaria dei presidenti delle Conferenze episcopali d’Europa, in corso a Poznań (Polonia). «Stiamo affrontando una crisi nella vita della Chiesa», ha detto il prefetto. Ed «è una crisi che si sta vivendo a livello di leadership, di vescovi. Vediamo che c’è anche una certa ribellione e questa è una questione seria che deve essere affrontata in modo spirituale e non in modo politico». Il prefetto ha molto apprezzato la solidarietà e la vicinanza che i vescovi europei hanno manifestato a Papa Francesco. La solidarietà al Papa – ha detto – è «una condizione sine qua non per portare avanti la missione della Chiesa».

«Dobbiamo accelerare i tempi, dopo i recenti eventi e fare qualcosa di più effettivo», ha poi auspicato il prefetto della Congregazione per i vescovi. «Certamente con le recenti notizie c’è una crescente coscienza della gravità del problema degli abusi nella Chiesa. I rapporti coprono molti anni e molto spesso abbiamo come l’impressione che non sia stato fatto nulla. Recentemente invece molto è stato fatto per combattere ma credo che molto di più debba essere fatto all’interno della Chiesa. Penso alla formazione dei sacerdoti. Più prudenza nella scelta dei vescovi. Avremmo bisogno di una partecipazione di più donne nella formazione dei sacerdoti per l’insegnamento, il discernimento dei candidati, per l’equilibrio dell’affettività».

L’incontro, indetto da Papa Francesco in Vaticano, darà modo di promuovere «una maggiore riflessione». «Sembra essere al momento un problema americano, ma è un problema umano, universale», dice Ouellet: «La Chiesa è ora al centro dell’attenzione ma il problema è molto più grande della Chiesa. Spero che gli sforzi che si stanno facendo per affrontare il problema all’interno della Chiesa, aiutino ad affrontare il problema nella società». Il prefetto ha parlato anche del «cattivo governo dei vescovi in questa questione» ed ha ricordato a questo proposito il Motu proprio di Papa Francesco «Come una madre amorevole» che rafforza l’impegno della Chiesa a tutela dei minori. Quindi, ha osservato Ouellet, «qualcosa è già stato implementato ma siamo all’inizio di questa implementazione. Abbiamo bisogno di introdurre criteri e coordinare anche i diversi dicasteri della Santa Sede per essere sicuri che lavoriamo tutti nella stessa direzione».

Il card. Oullet ha anche espresso solidarietà ai vescovi «sotto attacco» ma ha invitato le vittime di abuso ad esprimere con massima libertà la loro rabbia. «I fedeli vedono e constatano che i loro pastori hanno bisogno di preghiere e di essere sostenuti e incoraggiati. In questi ultimi tempi sono stati fortemente sotto attacco. La solidarietà deve esistere all’interno della Chiesa ma occorre anche che la gente esprima in tutta libertà la loro rabbia, la loro insoddisfazione, la loro frustrazione. È la strada perché questi problemi siano trattati. Credo che i pastori devono non solo ascoltare ma anche invitare le persone che hanno sofferto a manifestarsi, perché se queste ferite non sono espresse, distruggono la vita delle persone. Abbiamo visto negli ultimi anni le sofferenze e le conseguenze degli abusi e che i danni sono enormi e sono duratori nella vita. C’è un lavoro di riparazione, di riconciliazione che bisogna portare avanti».