Vita Chiesa

PAPA ALL’ANGELUS: «NONOSTANTE LE DIFFICOLTÀ E LE PROVE L’ECUMENISMO PROGREDISCE»

Il movimento ecumenico “grazie a Dio progredisce nel mondo intero. Certo, non mancano le difficoltà e le prove, ma anche queste non sono prive di utilità spirituale, perché ci spingono ad esercitare la pazienza e la perseveranza e a crescere nella carità fraterna”. E’ un messaggio improntato alla speranza per la causa ecumenica quello che papa Benedetto XVI ha lanciato ieri prima della preghiera dell’Angelus, ricordando che dal 18 al 25 gennaio si celebra la “Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani”. “Non sappiamo – ha detto il Papa – come, né quando, perché non spetta a noi conoscerlo, ma non dobbiamo dubitare che un giorno saremo “una cosa sola”, come Gesù e il Padre sono uniti nello Spirito Santo”. Benedetto XVI ha poi concluso il suo breve discorso ricordando di nuovo che mercoledì prossimo 25 gennaio sarà pubblicata la sua prima Enciclica dal titolo “Dio è amore”. “Sono lieto – ha detto – che ciò coincida con la conclusione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani: quel giorno mi recherò nella Basilica di San Paolo per presiedere i Vespri, ai quali prenderanno parte anche i Rappresentanti delle altre Chiese e Comunità ecclesiali”. “Apprezzamento” e “riconoscenza” per il compito svolto in difesa della persona del Papa. E’ quanto ha espresso ieri mattina dopo la preghiera mariana dell’Angelus, alle Guardie Svizzere che ieri hanno celebrato il quinto centenario dell’arrivo del primo contingente a Roma. Il 22 gennaio del 1506, i primi 150 Svizzeri entravano attraverso Piazza del Popolo nella Città eterna ed innalzavano la loro bandiera, sotto la guida del Capitano Kaspar von Silenen del Cantone di Uri. Papa Giulio II, che li aveva insistentemente chiamati per tale servizio, li accoglieva con la sua Benedizione. A ripercorrere la storia della Guardia Svizzera Pontificia, è stato il card. Angelo Sodano, Segretario di Stato che ha presieduto ieri mattina una Messa aprendo ufficialmente le celebrazioni per il V centenario della loro Fondazione. “Cari membri della Guardia Svizzera – ha detto Sodano – come ricordo dell’attuale celebrazione, vi invito ad amare sempre più la Chiesa di Cristo”. “È questa la Chiesa che anche noi oggi vogliamo amare, è questa la Chiesa che anche noi oggi vogliamo servire”.Sir