Papa Francesco
Papa ai giovani, “siate protagonisti, come Carlo Acutis”
Il messaggio per la Giornata mondiale delle vocazioni

“Voi giovani siete chiamati ad esserne protagonisti, o meglio co-protagonisti con lo Spirito Santo, che suscita in voi il desiderio di fare della vita un dono d’amore”. Lo scrive il Papa nel messaggio per la Giornata mondiale delle vocazioni, inviato oggi dal Policlinico Gemelli, dove sta trascorrendo il trentaquattresimo giorno di degenza. “La vostra vita non è un nel frattempo”, ribadisce Francesco, esortando a guardare “ai giovani santi e beati che hanno risposto con gioia alla chiamata del Signore: Santa Rosa di Lima, San Domenico Savio, Santa Teresa di Gesù Bambino, San Gabriele dell’Addolorata, San Carlo Acutis, al Beato – tra poco Santo – Pier Giorgio Frassati e tanti altri”. “Sono molti i giovani che cercano di conoscere la strada che Dio li chiama a percorrere: alcuni riconoscono – spesso con stupore – la vocazione al sacerdozio o alla vita consacrata; altri scoprono la bellezza della chiamata al matrimonio e alla vita familiare, come pure all’impegno per il bene comune e alla testimonianza della fede tra i colleghi e gli amici”, si legge nel messaggio. “Ogni vocazione è animata dalla speranza, che si traduce in fiducia nella Provvidenza. Infatti, per il cristiano, sperare è ben più di un semplice ottimismo umano: è piuttosto una certezza radicata nella fede in Dio, che opera nella storia di ogni persona. E così la vocazione matura attraverso l’impegno quotidiano di fedeltà al Vangelo, nella preghiera, nel discernimento, nel servizio”. “Il mondo ha bisogno di giovani che siano pellegrini di speranza, coraggiosi nel dedicare la propria vita a Cristo, pieni di gioia per il fatto stesso di essere suoi discepoli-missionari”, conclude il Papa.