Vita Chiesa
Papa a Torino: al Tempio valdese, «Vi chiedo perdono per atteggiamenti anticristiani»
«Non possiamo che rattristarci in nome delle violenze commesse in nome della propria fede», ha detto Francesco, chiedendo «grazia di perdonarci» e cercando «nuove strade per vivere la nostra fraternità». «Da parte della Chiesa cattolica – il mea culpa del Papa – vi chiedo perdono per gli atteggiamenti anticristiani, persino non umani che nella storia abbiamo avuto verso di voi». Le relazioni ecumeniche, l’auspicio del Santo Padre, siano «sempre più fondate sul mutuo rispetto e sulla carità fraterna». Tra i frutti positivi del dialogo ecumenico, Francesco ha citato la recente redazione dell’appello congiunto contro la violenza alle donne. Tra i molti «contatti» tra Chiesa valdese e Chiesa cattolica, lo scambio ecumenico di doni in occasione della Pasqua tra la Chiesa valdese di Pinerolo e la comunità cattolica, che reciprocamente offrono il pane e il vino per la mensa eucaristica. «Gesto che va ben oltre la semplice cortesia, e che fa pregustare quell’unità della mensa eucaristica alla quale tutti aneliamo», ha commentato il Papa.
Un invito a essere «insieme alle donne e agli uomini di oggi, così distanti e indifferenti, per tramettere il cuore del Vangelo». A rivolgerlo è stato il Papa, nel discorso al Tempio Valdese. Altro ambito in cui lavorare sempre più uniti» è l’ambito del «servizio ai poveri, agli ammalati, ai migrati», per testimoniare il «volto misericordioso» di Dio e di Gesù nel Vangelo. «La scelta dei poveri e degli ultimi», verso «ciò che la società esclude – le parole del Papa – ci avvicina al cuore di Dio e di conseguenza gli uni agli altri». «Le difficoltà su questioni antropologiche ed etiche – ha ammonito – non ci impediscano di trovare forme di collaborazione in questo e altri campi». «Se camminiamo insieme», ha assicurato il Santo Padre, si può «vivere in quella comunione che supera ogni contrasto». Cu vuole «un nuovo modo di essere gli uni con gli altri, guardando alla bellezza della fede comune e solo dopo alle differenze».
Una riproduzione della prima Bibbia in lingua francese, che nel 1532, aderendo alla Convenzione di Ginevra, i Valdesi vollero avere, commissionarono e pagarono anche in parte. A donarla al Papa è stata la comunità del Tempio Valdese di Torino, al termine dello storico incontro di oggi che è durato circa un’ora e dopo il quale Papa Francesco si è trasferito nel salone attiguo per incontrare una delegazione. «Un segno della comune fonte di fede e del comune impegno nella testimonianza affinché il mondo creda», le parole del pastore Bernardini consegnando il dono al Santo Padre.